Il caso Tonali visto da Newcastle: “Parte dei tifosi vorrebbe rispedirlo al Milan con rimborso”
Il caso di Sandro Tonali ha generato un terremoto anche in Premier League: il coinvolgimento del centrocampista nel caso scommesse ha creato una grande onda d'urto che da Milano si è propagata fino a Newcastle, la sua nuova casa. Dopo aver lasciato il Milan ad agosto il giocatore ha trovato affetto e calore anche sulle sponde del Tyne.
In poco tempo è entrato al centro del progetto di Eddie Howe, ma il castello di carte è crollato dopo le recenti rivelazioni. Il suo coinvolgimento nel caso scommesse potrebbe costargli una squalifica di un anno, e anche da parte dei Magpies cominciano a esserci grandi sospetti sul suo trasferimento.
E poi c'è la tifoseria, già profondamente innamorata di Tonali tanto da farne un idolo con cori, bandiere e striscioni, impietrita dopo la notizia della possibile sospensione. Il tema del betting è centrale in Inghilterra, dove di recente ha tenuto banco il caso Toney. A Fanpage.it ne ha parlato Ash Harrison, giornalista di NUFC.news che segue da vicino le vicende della squadra inglese.
In Inghilterra le ultime voci su Tonali hanno lasciato tutti a bocca aperta: "Alla luce della recente squalifica di otto mesi inflitta a Ivan Toney del Brentford, credo che molti tifosi inglesi siano rimasti scioccati nel vedere che Tonali potrebbe subire una squalifica di tre anni per un reato che sembra molto simile. Ma, man mano che escono nuove notizie, le reazioni cambiano. Le tifoserie rivali ne sono entusiaste: è un altro bastone con cui colpire il Newcastle e i suoi sostenitori".
E i tifosi del Newcastle? "Onestamente la reazione è stata contrastante". C'è una spaccatura all'interno dei Magpies tra chi continua a sostenere il giocatore e chi invece vorrebbe addirittura spedirlo al mittente: "Alcuni settori della tifoseria sono stati solidali dopo che è stato rivelato che stava combattendo una dipendenza dal gioco d'azzardo, mentre altri sono andati nella direzione esattamente opposta e volevano che fosse rispedito al Milan con un rimborso completo. Molti di loro si sentono delusi. Si sospetta che il giocatore sapesse che questa era una possibilità, ma ha scelto comunque di cambiare club. Molti tifosi hanno cominciato a credere che sia stata una mossa oculata da parte del Milan, che aveva previsto tutto questo".
Le indagini nel frattempo avanzano e i recenti sviluppi ci consegnano un quadro più complesso rispetto a quello di Fagioli. Tonali rischia una squalifica più lunga dopo aver ammesso di aver scommesso anche sul Milan quando ancora era in rossonero, un reato che potrebbe far allungare la pena. E per la prima volta si è espresso anche il Newcastle con un comunicato che però non fa trapelare nulla sulle sensazioni del club.
Secondo Ash Harrison la situazione è ancora sotto controllo per i vertici della società: "Al momento non c'è preoccupazione. Soprattutto se non ci sono conferme sul divieto o sulla durata, il club dichiara di essere al 100% al suo fianco, sostenendo lui e la sua famiglia. Immagino che se dovesse finire con un'interdizione di tre anni, potrebbero sorgere delle domande".
C'è poi la questione del campo, con la Premier League che riprenderà questo weekend. Per il Newcastle non sarà facile ritornare con la testa al campionato dopo questa bufera e ad Howe toccherà il difficile compito di guidare la squadra nel momento più complicato della sua gestione. Ma Tonali sarà in campo? "Non c'è motivo per cui non possa giocare agli occhi della FA, ma Howe potrebbe volerlo proteggere. Soprattutto dopo essere andato e tornato dall'Italia questa settimana per parlare con la Procura. Sembra che sabato sia un po' troppo presto per aspettarsi che Tonali sia in grado di dimenticare questa situazione e concentrarsi sul calcio e Howe sembra il tipo di manager che lo rispetta".
Subito dopo il caso Tonali i Magpies hanno accolto in società un nuovo psicologo per garantire ai giocatori tutto il sostegno necessario, come accade già in diversi club in tutta l'Europa. Ma Ash Harrison ai microfoni di Fanpage.it ha escluso che il suo arrivo sia stato dettato esclusivamente dal caso Tonali, come era trapelato all'inizio: "Un tempismo fantastico, non è vero? Il dottor Ian Mitchell sta arrivando per supervisionare l'aspetto psicologico dell'intero club, dall'Academy alla prima squadra e alle squadre femminili, quindi non sembra una risposta al caso Tonali, ma scommetto che passeranno molto tempo insieme".