Il caso scatenato da Zlatan Ibrahimovic in Svezia con un solo tweet
Lo straordinario inizio di stagione con il Milan ha nuovamente portato alla ribalta Zlatan Ibrahimovic. Il trentanovenne attaccante svedese, che sta dimostrando di essere ancora determinante ogni volta che scende in campo, si è infatti preso la scena con giocate e gol in maglia rossonera: pezzi di bravura che spesso il numero 11 milanista commenta in maniera orgogliosa sui suoi profili social. Dopo la stupenda rete in rovesciata di Udine, proprio un post su Twitter ha però scatenato una guerra mediatica con la nazionale svedese.
Dopo aver pubblicato una foto con la maglia della Svezia, accompagnata dalla didascalia ("È un po' che non ci si vede"), e aver ammesso di averlo fatto con l'intento di irritare qualcuno, dal suo paese sono infatti arrivate le risposte stizzite del commissario tecnico Andersson e del presidente della Federcalcio svedese Karl-Erik Nilsson.
La reazione del ct e del presidente federale svedese
A poche ore dal duplice e decisivo impegno per evitare la retrocessione in Nations League, contro Francia e Croazia, è infatti arrivata la risposta del ct scandinavo: già chiamato in causa dallo stesso Ibra, qualche settimana fa, per il poco spazio concesso a Kulusevski. "Mi dicono che c’è un piano dietro questa foto, ma io non lo capisco e non ci sprecherò energie", ha chiosato non senza un po' di fastidio Andersson.
Più diretto è invece stato il presidente federale, che è tornato anche sul post dedicato a Kulusevski: "Non è l’unico che si interessa a quello che stiamo facendo. Quasi ogni persona al mondo ha un’opinione, e lui ha la sua. Ma è chiaro che quando il nostro miglior calciatore di tutti i tempi dice queste cose senza alcuna prova, è davvero, davvero brutto – ha dichiarato Karl-Erik Nilsson al ‘Goteborgs–Posten' – E sono ancora estremamente deluso da quello che ha fatto. Un giochino di cattivo gusto. Lo ha fatto per fare irritare alcune persone, non mi è piaciuto".