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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

Il caso Juventus mette a rischio la classifica finale della Serie A: cosa succede adesso

Il caso plusvalenze torna in Corte Federale d’Appello dopo che il Collegio di Garanzia del Coni ha accettato il ricorso della Juventus. Ma il 4 giugno finisce il campionato e potrebbe non esserci ancora l’udienza. Senza contare eventuali ricorsi.
A cura di Benedetto Giardina
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La classifica di Serie A è stata rimessa in discussione dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni.
La classifica di Serie A è stata rimessa in discussione dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni.
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Il campionato di Serie A termina tra 45 giorni. Esattamente gli stessi che potrebbero separare la Juventus da una nuova pronuncia da parte della Corte federale d'appello sul caso plusvalenze. Cosa significa questo? Che a meno di improvvise accelerate (comunque da non escludere) la classifica del campionato di massima serie rischia di rimanere in sospeso anche dopo l'ultimo fischio finale della stagione. Un rischio concreto, perché anche dopo la nuova pronuncia, è prevista la facoltà di rivolgersi ulteriormente al Collegio di garanzia dello sport del CONI. Lo stesso che ha accolto il ricorso del club bianconero, rinviando il procedimento e restituendo di fatto i 15 punti di penalizzazione alla squadra di Allegri, ora terza con 59 punti alle spalle di Napoli (75) e Lazio (61).

Collegio di garanzia del CONI, quando saranno pubblicate le motivazioni

Il primo appuntamento sarà al massimo fra 30 giorni. Tanto, infatti, bisognerà attendere per la pubblicazione delle motivazioni da parte del Collegio di garanzia dello sport, che si è pronunciato accogliendo il ricorso della Juventus (unici ricorsi rigettati sono quelli di Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene) e rinviando contestualmente il tutto alla Corte Federale d'Appello, quella che aveva inflitto la penalizzazione al club bianconero a seguito della riapertura del procedimento in sede sportiva. Pubblicato il dispositivo della decisione, «la motivazione è depositata nel termine ulteriore di 30 giorni», come si legge nel Codice di giustizia sportiva del CONI. Ciò significa che per avere le motivazioni di quanto deciso dal Collegio di garanzia dello sport, bisognerà attendere non oltre il 20 maggio.

Il Collegio di Garanzia del Coni che si è pronunciato sul ricorso della Juve contro la penalizzazione.
Il Collegio di Garanzia del Coni che si è pronunciato sul ricorso della Juve contro la penalizzazione.

Caso Juventus, il giudizio può arrivare prima della fine della Serie A?

Una volta rese note le motivazioni, allora si potrà partire con l'ennesimo round in Corte Federale d'Appello. Il terzo, in questo procedimento. Il primo, dopo il proscioglimento della Juventus e degli altri club deferiti nell'indagine sui bilanci e sulle plusvalenze. Il secondo, dopo l'accoglimento del ricorso «per revocazione» presentato dalla Procura federale che ha portato alla penalizzazione di 15 punti in classifica per i bianconeri. Il terzo, quello che si dovrà celebrare nelle prossime settimane a seguito del rinvio da parte del Collegio di garanzia dello sport. «Tra la data di ricezione dell'avviso di fissazione e la data fissata per l'udienza innanzi alla Corte Federale di appello deve intercorrere un termine non inferiore a quindici giorni liberi, fatta salva la facoltà del Presidente di abbreviare il termine per giusti motivi, purché sia assicurato alle parti l'esercizio effettivo del diritto di difesa», si legge nel Codice di giustizia sportiva della FIGC.

Il tavolo degli avvocati della Juventus all'udienza al Coni.
Il tavolo degli avvocati della Juventus all'udienza al Coni.

Se dal Collegio di garanzia dello sport del CONI bisognerà attendere appieno i 30 giorni previsti, allora l'udienza ter in corte d'appello non potrà tenersi prima del 4 giugno, ovvero prima di quell'Udinese-Juventus che porrà fine al campionato dei bianconeri. Un fischio finale che arriverà con tutti i punti conquistati sul campo, salvo accelerate da non escludersi, visto l'importanza della posta in palio. Se infatti il Collegio di garanzia dovesse procedere con la pubblicazione in tempi celeri e se il presidente della Corte Federale di Appello dovesse ravvisare i «giusti motivi» previsti dalle norme per abbreviare i termini, allora ci sarebbe ancora una chance di arrivare ad una decisione prima dell'ultima giornata della Serie A 2022/23. Ma questo non significa affatto che la vicenda possa terminare a campionato ancora in corso.

Il presidente della Juventus, Ferrero, presente nel Salone del Coni dove si svolge l'udienza sul ricorso contro il -15.
Il presidente della Juventus, Ferrero, presente nel Salone del Coni dove si svolge l'udienza sul ricorso contro il -15.

Ulteriori ricorsi, cosa può cambiare in classifica

L'ipotesi è tutt'altro che peregrina: se la nuova decisione da parte della Corte Federale d'Appello non dovesse essere ritenuta soddisfacente da una delle parti (la Juventus o la Procura), allora si aprirebbe la strada ad un ulteriore ricorso al Collegio di garanzia dello sport del CONI. Con le tempistiche che ben sappiamo: termine «non superiore a dieci giorni» per il deposito delle motivazioni della Corte Federale d'Appello e 30 giorni di tempo per impugnare la decisione. Per farsi un'idea: in quest'ultimo caso il Collegio di garanzia ha ricevuto il ricorso della Juventus il 28 febbraio e più di due settimane dopo – il 16 marzo – ha fissato l'udienza per il 19 aprile. In una situazione attuale, significherebbe dover riscrivere la classifica ben oltre l'ultima partita di campionato, con tutto quel che ne consegue in termini di piazzamenti nelle coppe europee. Con la UEFA che non può certo attendere a lungo per sapere chi parteciperà alla prossima Champions League.

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