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Arresti tra ultras di Milan e Inter

Il capo ultrà Ferdico fa i nomi di Barella e Calhanoglu: “Li incontrai per i biglietti della finale Champions”

Il capo ultrà dell’Inter Marco Ferdico racconta dell’incontro Barella e Calhanoglu dopo le criticità sorte per la vicenda dei biglietti della finale di Champions League del 2023.
A cura di Vito Lamorte
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Si ingrossa sempre di più l'affare che riguarda la maxi inchiesta della Procura di Milano e della polizia che ha scoperto il  “sistema criminale” dietro le tifoserie organizzato di Inter e Milan tra infiltrazioni mafiose, estorsioni, richieste di pizzo, pressioni sulle società e sulla politica locale. In particolare sull'Inter la situazione appare sempre più complessa man mano che escono altre informazioni sulla richiesta di misura cautelare dei pm Paolo Storari e Sara Ombra in gran parte accolta dal gip Domenico Santoro.

Non c'è nessun indagato tra i tesserati nerazzurri, né del Milan, ma nel lungo provvedimento spuntano nomi di calciatori come Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu. Stando alle affermazioni di uno dei capi della curva Marco Ferdico (arrestato), il calciatore turco "avrebbe dovuto trascorrere, nel mese di agosto una serata a cena con la propria famiglia, unitamente a quella di Antonio Bellocco", legato al clan di Rosarno e ucciso lo scorso 4 settembre. Nell'ordinanza si fa riferimento al fatto che "Ferdico avrebbe incontrato il calciatore turco ricevendo in dono magliette ufficiali consegnate poi ad Antonio Bellocco".

Inoltre, in una conversazione del 26 maggio del 2023 con Marco Materazzi, Ferdico "ha affermato di aver incontrato Calhanoglu e Barella, per parlare delle criticità sorte per la vicenda dei biglietti della finale di Champions League, e avrebbe appreso perfino le lamentele del calciatore turco per il comportamento della società interista".

Da quanto emerge i dialoghi tra Ferdico e Materazzi sarebbero diversi e la vicinanza dell'ex calciatore dell'Inter al direttivo della Curva Nord "è testimoniata dalla sua presenza alla riunione del tifo interista il 14 settembre del 2023, occasione nella quale vi è stata la pubblicizzazione della birra commercializzata proprio da Materazzi e la promessa (documentata nel corso di una intercettazione telefonica) di Ferdico (e Beretta, arrestato) ad impegnarsi affinché, in futuro, si concretizzasse la vendita esclusiva di tale bevanda nell'eventuale prossimo stadio interista".

Il capo ultrà Ferdico chiede a Materazzi di ‘mediare' con l'Inter

In un altro dei passaggi della richiesta dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dai pm di Milano Sara Ombra e Paolo Storari, che ha portato ai 19 arresti dei vertici delle curve milanesi, emerge che il 26 maggio del 2023 viene registrata una conversazione tra l'ex difensore nerazzurro Marco Materazzi e Marco Ferdico di "mediare con la squadra" sui biglietti per la finale di Champions League: una mediazione lecita che sembrerebbe esserci stata e svela il perché del diniego del club, ossia il ricarico operato dal direttivo sui biglietti: da 80 euro li avrebbero rivenduti a 900.

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In un'altra conversazione intercettata tra i capo ultrà e Materazzi si legge che "Ferdico avrebbe saputo da Zanetti che ‘ci sono dei funzionari di Polizia che stanno monitorando la curva anche per l'accaduto che è successo al povero Vittorio (Boiocchi, ndr) che è morto tragicamente in strada'". Era il 26 maggio 2023 e la telefonata tra i due, intercettata, è finita tra le carte dell‘inchiesta della procura di Milano che ha portato a 19 arresti.

L'ordinanza di custodia cautelare non risparmia l'allenatore dell'Inter, Simone Inzaghi, su cui Ferdico prima affonda il colpo con dure critiche per le scelte tecniche, "chiedendo addirittura un confronto diretto (gennaio 2023)", e poi a ridosso della finale di Champions pochi mesi più tardi avrebbe avuto un contatto diretto per "l'esiguo numero di biglietti concesso alla tifoseria interista, prospettando (e poi mettendo in atto) lo ‘sciopero del tifo'".

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Sia su questo episodio che sulla vicenda dell'ex giocatore nerazzurro Milan Skriniar si sapeva già qualcosa: il tifo organizzato dell'Inter nella finale di Coppa Italia non aveva partecipato attivamente per quasi venti minuti dopo il fischio d'inizio per mandare un segnale alla società; mentre il difensore slovacco oggi al PSG avrebbe avuto un incontro con due ultrà ma soltanto dopo la decisione di andare via e non prima.

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