Il capitano del Feyenoord rifiuta di indossare la fascia arcobaleno: “È per motivi religiosi”
In Olanda si è scatenata una bufera sul giovanissimo capitano del Feyenoord, Orkun Kokcu, per la sua presa di posizione nello scorso weekend, quando il 21enne centrocampista nazionale turco si è rifiutato di indossare la fascia arcobaleno nella partita di Eredivisie che il club di Rotterdam ha giocato e vinto in casa dell'AZ (è andato a segno anche lui su calcio di rigore).
La fascia arcobaleno viene indossata per sostenere la comunità LGBTQ+ e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento in vista dei Mondiali che cominceranno il prossimo 20 novembre in Qatar, un Paese noto per la forte compressione dei diritti civili. Portando al braccio la fascia, si promuovono la diversità e l'inclusione e e si combatte la discriminazione, laddove in Qatar le relazioni omosessuali sono trattate alla stregua di un crimine.
Orkun Kokcu non sente questa battaglia sua, per un motivo che ha spiegato nel comunicato diffuso dal Feyenoord sulla vicenda: la sua religione. "Ho deciso di non indossare la fascia da capitano arcobaleno per questo turno – ha detto il giocatore, che per l'occasione ha ceduto l'incombenza al difensore centrale austriaco Gernot Trauner – Penso sia importante sottolineare che rispetto tutti indipendentemente dalla religione, dal background o dalle preferenze. Credo che ognuno sia libero di fare ciò che vuole o sente. Comprendo appieno l'importanza di questa azione, ma a causa delle mie convinzioni religiose, non mi sento la persona giusta per sostenerla".
"Ecco perché non mi sento a mio agio con questa fascia da capitano – ha continuato Kokcu – Posso immaginare che alcune persone siano deluse da questo. Non è assolutamente questa la mia intenzione, anche se mi rendo conto che potrei non essere in grado di togliere immediatamente quella sensazione con queste parole. Ma spero che venga rispettata anche la mia scelta per motivi religiosi".
Come prevedibile, la vicenda ha fatto esplodere la polemica in maniera veemente, con qualcuno che ha rinfacciato al capitano del Feyenoord di non aver fatto invece problemi per indossare la maglietta che reca lo sponsor Toto sulla manica: "E la pubblicità del gioco d'azzardo sulla maglia non è un problema?", gli dicono, riferendosi al fatto che l'Islam proibisce il gioco d'azzardo. Peraltro non tutti hanno dato addosso al giocatore, che ha anche incassato messaggi di supporto per la sua scelta.