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Il campo di Venezuela-Argentina è una piscina, Messi infastidito: “Non potevamo fare due passaggi di fila”

Il campo di Venezuela-Argentina è una piscina, Messi non nasconde il suo fastidio per le condizioni del terreno di gioco: “Non siamo riusciti a fare due passaggi di fila. Il campo non ci ha aiutato a fare quello che volevamo”.
A cura di Vito Lamorte
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L'Argentina è scesa in campo per il match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 contro il Venezuela un campo che sembrava una piscina. La Seleccìon campione del mondo in carica ha pareggiato 1-1 in casa della Vinotinto ma molti, Leo Messi su tutti, si sono lamentati per le condizioni del terreno di gioco dello stadio di Maturín. 

Le piogge hanno compromesso il prato dell'Estadio Monumental della città venezuelana, capitale dello stato di Monagas, e la partita si è giocata davvero al limite, con calciatori che non poteva andare via palla al piede o calibrare al meglio i passaggi per i compagni .

Messi infastidito: "Non potevamo fare due passaggi di fila"

Nell'intervista dopo la partita a TYC Sport Lionel Messi ha fatto riferimento al cattivo stato del terreno di gioco e alla grande quantità di acqua accumulata al suo interno a causa della pioggia: "Non potevamo fare due passaggi di fila ".

L'inizio del match è stato posticipato a causa del maltempo e  la partita è stata segnata dall'acqua accumulata sul terreno di gioco: questa situazione ha reso molto difficoltoso muovere la palla sia in conduzione che attraverso dei passaggi. A questo proposito la Pulce si è lamentata dello stato del terreno di gioco e ha assicurato che è stato un fattore determinante per il risultato finale: "È stato molto difficile, la partita è stata bloccata, molto brutta. Non siamo riusciti a fare due passaggi di fila. Nel secondo tempo a destra forse un po' di più, ma è molto difficile giocare così".

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Il numero 10 dell'Albiceleste ha proseguito così: "Il campo non ci ha aiutato a fare quello che volevamo. Dovevamo giocare un'altra partita che non avevamo preparato, ma che già conoscevamo: lottare per la seconda palla, vincere i duelli, giocare con l'errore dell'avversario e non rischiare troppo. Nel primo tempo abbiamo fatto un paio di passaggi all'indietro, l'acqua fermava la palla e ci ci ha reso tutto difficile. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare con questo campo".

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