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Il campo di calcio ha le linee storte ma si gioca ugualmente: lo scandalo nella Serie A uruguaiana

Il caso clamoroso s’è verificato in occasione di un match del Torneo di Apertura giocato nello stadio del Cerro a Montevideo. “Sembravano le linee tracciate sulla spiaggia”.
A cura di Maurizio De Santis
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Le linee del campo tracciate storte. I perimetri delle aree di rigore asimmetrici. Eppure su un campo del genere si è giocato regolarmente. Non è successo sul un terreno di gioco amatoriale ma su rettangolo verde che ospitato il quinto turno del Torneo Apertura in Uruguay, in occasione della partita (poi vinta 2-1) dal Cerro (padrone di casa) contro lo Juventud Las Piedras. Com'è possibile che gli arbitri abbiano permesso che il match si disputasse ugualmente nonostante le evidenti carenze, le palesi irregolarità tecniche? Eppure, si è giocato nonostante lo stupore dei telespettatori e dei tifosi che erano presenti allo stadio di Montevideo.

I segni in gesso sono stati fatti in maniera frettolosa, approssimativa. Un episodio grottesco che trova spiegazione in un particolare: la negligenza è stata tale che a due ore circa dal fischio d'inizio non c'erano solchi di demarcazione. Quando se ne sono accorti gli arbitri, i dirigenti del club e i commissari della Federazione calcistica uruguaiana (AUF) era troppo tardi per pensare a soluzioni alternative. Una pecca clamorosa a cui s'è posto rimedio alla meglio, senza badare troppo ai dettagli né alla perfezione. "La persona che s'è occupata di disegnare le linee non conosceva nemmeno le esatte dimensioni del rettangolo di gioco", ha ammesso Alfredo Jaureguiverry, presidente di Cerro.

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Cosa accadrà adesso? Il Cerro potrebbe essere penalizzato, sarebbe il male minore considerato che adesso rischia anche la chiusura dello stadio, Luis Troccoli. Se alla prossima ispezione la Commissione federale ravviserà ancora imperfezioni non avrà scelta e l'impianto sarà giudicato "impraticabile". Per adesso la struttura resta aperta ma fino a quando? Guillermo Peña, membro del Consiglio esecutivo, ha ammesso a radio Sport 890: "Il Cerro sta facendo il possibile, ma la linea non era ben segnalata… sembrava quella tracciata su una spiaggia. La prossima partita è programmata con riserva. Il Cerro ha dieci giorni per apportare i miglioramenti necessari".

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Il caso è finito sul tavolo del Consiglio esecutivo federale: "A priori – si legge nella relazione ufficiale – tutto indicherebbe che lo stadio Luis Tróccoli non avrebbe le condizioni necessarie per la disputa di una partita di calcio professionistico". Prima di prendere una decisione (optare per la chiusura) è stato concesso un po' di tempo al Cerro di uniformare il perimetro agli standard normativi altrimenti andranno altrove.

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