Il Camp Nou demolito, da Barcellona immagini che colpiscono al cuore: “È la fine di un’era”
Il Barcellona ha le idee chiare su come uscire dalla crisi finanziaria degli ultimi anni, culminata nel clamoroso mancato rinnovo del contratto di Leo Messi di due anni fa: la ritrovata solidità delle proprie casse passerà – tra le altre cose – attraverso la robusta ristrutturazione del leggendario Camp Nou, per renderlo uno stadio moderno al passo con i tempi e con gli standard di servizi (e di indotto) richiesti oggigiorno.
I lavori dovrebbero concludersi entro un anno e mezzo: l'obiettivo dichiarato della società blaugrana, fresca campione di Spagna dopo tre anni di digiuno, è tornare nel nuovo Spotify Camp Nou – come è stato ribattezzato dopo la cessione dei naming rights – per una data precisa, il 29 novembre 2024, in coincidenza con il 125° anniversario del club.
Fino a quel giorno si lavorerà alacremente per riqualificare l'impianto inaugurato nel 1957. Nel mentre la squadra di Xavi giocherà all'Olimpic de Montjuïc, il secondo stadio di Barcellona, in precedenza casa dei rivali dell'Espanyol. Un impianto da 55mila posti, a sua volta iconico, visto che ha ospitato le Olimpiadi estive del 1992. Stanno circolando in queste ore le prime immagini che mostrano le gru mentre demoliscono gli spalti del Camp Nou, sei settimane dopo che Lewandowski e compagni ci hanno giocato l'ultima partita. Immagini che hanno colpito non poco non soltanto i tifosi blaugrana ma anche tutti gli appassionati di un calcio che profuma di un passato mitico.
"È la fine di un'era", commentano in molti, pur consapevoli che avere uno stadio moderno è oggi imprescindibile per un club calcistico che abbia ambizioni al top. Solo il cinque per cento del Camp Nou è attualmente classificato come "VIP", il che significa che il club blaugrana ultimamente incassava molto meno alla voce ‘introiti da stadio' rispetto a molti dei suoi concorrenti europei.
I lavori dovrebbero costare un miliardo e mezzo di euro, permettendo di aumentare la capienza dello stadio da 99.354 posti a 105.000. La ristrutturazione includerà anche un tetto inclinato con pannelli solari, con la possibilità di catturare l'acqua piovana per utilizzarla per la manutenzione del campo. È il progresso che avanza, inesorabile.