Il calvario segreto di De Bruyne: “Sto male e ci vorranno mesi per guarire”
Kevin De Bruyne ha saltato la prima partita degli Europei del Belgio – vinta 3-0 con la Russia – e ha iniziato pure dalla panchina contro la Danimarca. Martinez aveva bisogno di lui, i danesi erano in vantaggio e bisognava recuperare. Assist e gol per KDB che ha regalato tre punti pesanti e la qualificazione agli ottavi, con probabile primo posto per i Diavoli Rossi. Questo è un Europeo complicato per il giocatore del Manchester City, che ha fatto panchina perché reduce da un grave infortunio che ha patito nella finale di Champions League.
Non sono a posto, vengo da settimane di alti e bassi. Sul lato sinistro del volto non sento niente, è come se fossi sotto anestesia del dentista. Il mio nervo è stato colpito e gravemente lesionato, potrebbero volerci altri sei mesi per ritornare alla normalità. Provo una sensazione di grande disagio e nei duelli a volte ho ancora timore di metterci la testa, ma è comprensibile. Sono contento di aver potuto giocare.
De Bruyne forse partirà dalla panchina anche contro la Finlandia perché non sa ancora se avrà la possibilità di giocare una partita intera: "Sono contento di aver potuto aiutare la squadra, ma sono pronto per giocare 90 minuti? Non ne ho idea".
L'infortunio nella finale di Champions dopo lo scontro con Rudger
La partita più importante della sua carriera Kevin De Bruyne non l'ha vissuta come voleva. Non solo perché il City ha perso la finale di Champions con il Chelsea. Nel primo tempo è in ombra, forse perché ha sentito troppo quella finale, nella ripresa invece dopo un duro scontro con Rudiger è costretto a uscire dal campo. La diagnosi è stata pesantissima: frattura acuta del setto nasale e frattura orbitale sinistra. Chi ha visto le immagini ha capito subito quanto pesante fosse stato il colpo subito da De Bruyne l'occhio nero e allo sguardo perso non facevano presagire nulla di buono, ma certo non si poteva forse immaginare che