Il calvario di Massimo Oddo come allenatore: un esonero dopo l’altro
Con l'esonero delle scorse ore, comunicato ufficialmente dalla dirigenza abruzzese, Massimo Oddo ha concluso prima del tempo la sua seconda esperienza da allenatore a Pescara: città dalla quale aveva cominciato a muovere i suoi primi passi da tecnico nel 2014, dopo una stagione alla guida degli Allievi del Genoa. A poche ore dalla sconfitta interna con il Pordenone (la seconda consecutiva e la settima da quando è cominciato il torneo cadetto), l'ex difensore campione del mondo 2006 si è dunque ritrovato ancora una volta senza panchina.
La carriera di allenatore di Massimo Oddo, che prese il patentino a Coverciano nel 2012, ha fino ad ora registrato più delusioni che soddisfazioni. Al di là della promozione dello stesso Pescara nel 2015/2016, il 44enne tecnico di Città Sant'Angelo è stato infatti sempre esonerato anche prima di tornare in Abruzzo. È successo a Udine, in Serie A, e a Perugia dove era stato chiamato per cercare di dare una svolta al campionato delle tre squadre. nel mezzo c'erano invece state le sue dimissioni a Crotone.
Pescara mai così male dalla stagione 2000/2001
Sostituito sulla panchina del Delfino dall'ex Livorno Roberto Breda, annunciato dal patron Sebastiani a poche ore dal suo allontanamento, Massimo Oddo paga dunque la striscia negativa di risultati con i biancazzurri ed il desolante ultimo posto in classifica. Tra i tifosi del Pescara c'è molta preoccupazione per le sorti della squadra, anche perché questo inizio di stagione ricorda molto da vicino quello del 2000/2001.
In quella stagione, il club retrocesse in serie C dopo aver cominciato e finito il campionato con Delio Rossi in panchina e aver provato, nel mezzo, ad ingaggiare inutilmente anche Galeone e Burgnich. Delio Rossi che, ironia della sorte, debutterà con l'Ascoli nel prossimo weekend proprio contro il Pescara di Breda.