Il calcio non si ferma davanti al Coronavirus, lo sfogo di Juric: “E’ tutto ridicolo”
Non si è ancora conclusa, ma lo si può già affermare: è stata una domenica di calcio surreale quella che è andata in scena per completare il quadro della 26ª giornata, con i recuperi delle partite rinviate la scorsa settimana. Tra queste anche Sampdoria-Verona, terminata con la vittoria dei blucerchiati con il risultato di 2-1. Al termine dell'incontro Ivan Juric, allenatore della formazione scaligera, si è espresso con parole di forte disappunto. Non per la prestazione dei suoi o per l'esito della gara, ma per la situazione generale che sta interessando il calcio italiano nell'ambito dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus e per come le istituzioni stanno gestendo il momento critico.
"Ad essere sincero è tutto ridicolo. Non è normale questa situazione. Qui si comincia a giocare, poi non si gioca, poi si gioca un'ora dopo. Anche adesso e in campo, stiamo qua a un metro uno dall'altro, in partita tutti difendono abbracciati. Ci sono tante contraddizioni. A me va bene tutto a patto che ci sia coerenza, che si decida bene. Così c'è solo tanta incoerenza".
Sampdoria-Verona si è giocata a porte chiuse, come previsto dalle misure di sicurezza adottate dalla Serie A in virtù delle disposizioni organizzative. Ma poche ore prima l'intero campionato era stato sull'orlo della sospensione nei minuti precedenti il calcio d'inizio di Parma-SPAL: da una parte Assocalciatori e governo a spingere per sospendere il torneo, dall'altra la Serie A a voler preservare – nei limiti dell'emergenza – lo svolgimento della competizione secondo calendario. E' stato già convocato un consiglio federale straordinario, che si terrà nella giornata di martedì, per consentire a tutte le parti in causa di dialogare e trovare una soluzione affinché anche il mondo del calcio possa adeguarsi alla delicata emergenza sanitaria.