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Il calcio di rigore di Kean in Fiorentina-Milan non era da ripetere: cosa dice il regolamento

Invasione di Tomori nella lunetta dell’area di rigore sul penalty di Kean, le proteste della Fiorentina sono inutili per il regolamento.
A cura di Marco Beltrami
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In Fiorentina-Milan la squadra di Palladino ha avuto in avvio una grande chance grazie al calcio di rigore fischiato, grazie al Var, per un contatto tra Hernandez e Dodò. Dal dischetto però Kean si è fatto ipnotizzare da Maignan che ha salvato il risultato. Non sono mancate le lamentele da parte della panchina di casa, perché al momento della battuta dell'attaccante Tomori era entrato nella lunetta dell'area di rigore. Il penalty era effettivamente da ribattere? Il regolamento dà ragione all'arbitro.

Invasione di Tomori sul rigore di Kean in Fiorentina-Milan

Infatti proprio in questa stagione sono state introdotte delle novità nelle regole relative alla battuta del calcio di rigore. In passato se un calciatore entrava in area e anche nella lunetta, prima dell'impatto del battitore del penalty, il direttore di gara avrebbe dovuto fare ripetere la conclusione visto che l'estremo difensore aveva disinnescato il tentativo.

Il regolamento è cambiato, cosa succede dopo l'invasione di un difensore

Effettivamente al momento della battuta di Kean, Tomori era abbondantemente all'interno della lunetta dell'area di rigore della sua squadra. E dunque se il regolamento fosse stato quello del passato allora il tentativo sarebbe stato da ripetere. Invece in questa stagione il calciatore che commette invasione viene poi punito, solo se impatta all'interno dell'azione. Dunque solo ed esclusivamente nel caso specifico se Tomori dopo la parata di Tomori avesse respinto ulteriormente la palla.

Niente da fare dunque per la panchina della Fiorentina e in particolare per mister Palladino che come svelato dalle telecamere di DAZN, avrebbe sottolineato l'ingresso in area dei giocatori del Milan. Il quarto uomo ha spiegato il regolamento all'allenatore della Viola, che a quel punto non ha potuto far altro che spegnere le polemiche.

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