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Il calciatore sconosciuto che fu premiato al posto di Messi: guadagna di più adesso giocando a FIFA

La storia incredibile di Wendell Lira, vincitore del Puskas Award nel 2015 davanti a Leo Messi: due giorni prima della nomination aveva deciso di suicidarsi, oggi guadagna tanto come streamer di videogiochi.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sono davvero pochi i calciatori che possono vantarsi di aver fatto quello che nel 2015 ha fatto Wendell Lira: battere Leo Messi nella votazione per un prestigioso premio. L'allora 26enne attaccante brasiliano vinse il FIFA Puskas Award, ovvero il trofeo che dal 1995 viene attribuito a chi abbia messo a segno – che sia un calciatore o una calciatrice – il gol più bello dell'anno. In quell'edizione Lira ottenne il 46,7% dei voti, espressi dai tifosi di tutto il mondo.

Quasi un appassionato di calcio su due ritenne dunque che la sua prodezza messa a segno in rovesciata in una partita del Campionato Goiano fosse meritevole del premio intitolato al leggendario calciatore di Honved e Real Madrid. Quell'anno gli altri due finalisti del Puskas erano Messi, col suo bellissimo gol realizzato dopo un'azione personale nella finale di Copa del Rey contro l'Athletic Bilbao, e il nostro Alessandro Florenzi, con la rete da metà campo segnata al Barcellona.

Il fuoriclasse argentino prese il 33,3% dei voti, col restante 7% al romanista. Quel giorno a Zurigo cambiò la vita di Lira, in un modo che mai probabilmente avrebbe immaginato. Già essere nominato tra i 10 candidati iniziali, poi ridotti a tre prima della votazione finale, aveva avuto un effetto decisivo sull'esistenza del calciatore brasiliano: semplicemente gli aveva salvato la vita, visto che due giorni prima della nomination al Puskas aveva deciso di suicidarsi.

Lira era stato un nazionale giovanile del Brasile, giocando nell'Under 20 verdeoro con giocatori del calibro di Pato e Willian, ma poi la sua carriera non era decollata e negli anni a seguire aveva vivacchiato nelle serie inferiori brasiliane, provando a sbarcare in qualche modo il lunario. I soldi tuttavia non bastavano a mantenere la sua famiglia e Wendell proprio nel 2015 – pieno di debiti e martoriato dagli infortuni – aveva deciso di farla finita.

"Avevo già deciso che avrei posto fine alla mia vita – ha confessato qualche anno dopo al sito della FIFA – Quando non puoi mettere il cibo in tavola, né dare a tua figlia e a tua moglie il minimo di cui hanno bisogno per sopravvivere… non vedevo via d'uscita. Avevo passato tutta la notte a piangere. Avrei giocato un'amichevole a Goianesia. Nel tragitto da Goiania a Goianesia ho pianto a dirotto, perché avevo già deciso di porre fine alla mia vita in quel viaggio. Ma non sono riuscito a farlo, quindi sono tornato a casa. Ho abbracciato mia figlia e sapevo che non potevo lasciarla crescere senza un padre".

"Due giorni dopo ho ricevuto la notizia che ero stato nominato per il Puskas Award – ha raccontato Lira – Mi ha salvato la vita, mi ha permesso di cambiare la situazione, di riscrivere la mia storia, di vincere il Puskas, di ottenere le opportunità che mi ha portato, di lavorare e sostenere la mia famiglia. Il premio è arrivato in un momento davvero, davvero cruciale. Grazie a Dio non ho finito per commettere quell'enorme errore. Il 6 novembre 2015 stavo pranzando con mia madre. Il mio telefono continuava a squillare. Pensavo che fosse qualche creditore, perché ero molto indebitato, quindi non ho risposto. Ma poiché continuava a suonare e suonare, ho finito per rispondere ed è stato un ragazzo della Goianiense che mi ha detto: Sei stato nominato per il Puskas Award!".

Quello che non poteva immaginare era che la sua rete – segnata per lo sconosciuto Goianesia contro l'Atletico Goianiense, davanti a soli 297 spettatori – sarebbe poi passata dalla lista di 10 a quella di 3, facendolo volare a Zurigo per la cerimonia dei Best FIFA. Il sogno sarebbe diventato di proporzioni mostruose dopo la vittoria del trofeo davanti a Messi. "All'inizio non pensavo di avere la possibilità di vincere – ha ammesso poi Wendell – Ho guardato il profilo Instagram di Messi e ho pensato che avrebbe sicuramente vinto in termini di voti perché aveva così tanti tifosi e followers. Ma poi tutti in Brasile mi hanno sostenuto e hanno iniziato a fare campagna per il mio gol. Tutti continuavano a fermarmi per strada dicendomi che avrei vinto. È arrivato un punto in cui ho iniziato a crederci anch'io. Mi sono lasciato trasportare dall'onda e sono andato a Zurigo credendo di avere una possibilità di vincere".

Il resto è storia. Quando Nakata lesse il suo nome come vincitore, Lira, sopraffatto dall'emozione, chinò la testa, prima di voltarsi per abbracciare la moglie in lacrime: "Ancora oggi non riesco a crederci. Era una favola. Non so se tra 15 o 20 anni si realizzerà che ho battuto Messi e ho vinto il Puskas Award. Lasciare il mio nome nella storia del calcio è qualcosa che per me significa molto più di quanto il denaro possa mai fare. Mia figlia all'epoca aveva solo due anni, ma adesso è cresciuta e la gente le dice sempre che è la figlia di Wendell Lira che ha segnato il gol più bello dell'anno. Il Puskas mi ha cambiato la vita".

Wendell Lira sul palco di Zurigo si commuove dopo aver vinto il Puskas Award
Wendell Lira sul palco di Zurigo si commuove dopo aver vinto il Puskas Award

L'anno dopo Lira si è trasferito al Vila Nova in seconda divisione, ma ha dovuto ritirarsi dal calcio all'età di soli 27 anni a causa di ricorrenti infortuni al ginocchio. Tuttavia, la vittoria del premio e il fatto di essere presente alla cerimonia gli hanno cambiato la vita in modi che non avrebbe mai potuto immaginare. A Zurigo infatti era presente il miglior videogiocatore al mondo di FIFA dell'epoca, il saudita Abdulaziz Alshehri, e molti dei migliori calciatori presenti al galà furono invitati a cimentarsi alla console.

Cristiano Ronaldo e Lionel Messi rifiutarono, ma Lira accettò e finì per battere proprio Alshehri col pad in mano. Quel giorno nacque il Wendell del dopo calcio: il brasiliano decise di diventare uno YouTuber e dedicarsi agli eSport professionistici. Ad oggi Lira ha 150mila abbonati su YouTube e oltre 37 milioni di visualizzazioni complessive dei suoi video. Ha anche 270mila followers su Twitch, dove trasmette regolarmente dirette streaming giocando a EA Sports FC (la nuova denominazione di FIFA). E adesso guadagna molto più cimentandosi in un videogioco rispetto a quanto faceva su un campo di calcio: a 34 anni Wendell ha vinto.

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