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Il calciatore che ha perso la memoria da un momento all’altro: “Chi sei?”, “Sono tua moglie”

L’incredibile storia di Pascal Rousseau, grande ex portiere del calcio francese, campione nazionale col Marsiglia di Deschamps e Papin: ha perso completamente la memoria, tutto cancellato. Moglie, figli, amici, compagni di squadra sono tutti perfetti sconosciuti: “Mi hanno detto che ero un calciatore”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ci sono due vite di Pascal Rousseau: quella da calciatore di altissimo livello, campione di Francia col Marsiglia di Deschamps e Francescoli, Waddle e Papin nel 1990, e quella dopo il 2019, quando il suo passato si è cancellato completamente da un momento all'altro, mentre stava vivendo una giornata come le altre. Tutto svanito e mai più recuperato: nella memoria di Rousseau, oggi 62enne, non c'è più nulla delle sue straordinarie parate, che gli valsero il riconoscimento di miglior portiere del campionato francese nel 1988, nulla della sua famiglia, di sua moglie, dei suoi figli, di amici e compagni. Niente di niente. Pascal da quel momento sta provando a ricostruire la sua seconda vita, riempiendola coi video e i racconti di chi gli dice chi è stato per il calcio francese ed europeo, ma anche nel suo privato.

Pascal Rousseau dietro Jean-Pierre Papin nel grande Marsiglia di Bernard Tapie
Pascal Rousseau dietro Jean-Pierre Papin nel grande Marsiglia di Bernard Tapie

Pascal Rousseau è stato un grande portiere del calcio francese, adesso non ricorda più nulla

L'ex portiere, formatosi nel Paris FC e poi estremo difensore di Lille, Laval, Rennes e Marsiglia, ha raccontato a ‘L'Equipe' l'amnesia di cui soffre e come tutto è cominciato, il 10 marzo del 2019: "Stavo parlando con mia moglie. Quando è uscita dalla stanza, mi sono dovuto alzare perché il mio cervello aveva staccato la spina. Sono caduto. Mi sono svegliato in ospedale. Non sapevo il mio nome. È entrata un'infermiera: ‘Ciao La Rousse! Sei già sveglio?'. ‘Non ti conosco…', le ho risposto. Era un'amicizia ventennale. Ho perso tutta la memoria. Tutta la mia vita cancellata".

La stessa scena si è poi ripetuta con moglie e figli, presentatigli come tali e non riconosciuti: "Ho dovuto imparare nuovamente i loro nomi". Tuttavia con la moglie è scattato qualcosa, pur essendo diventata per lui una perfetta sconosciuta: "Ho sviluppato una sorta di ipersensibilità, quindi quando l'ho abbracciata, ho capito che era mia moglie. Ho la sensazione, l'emozione". Ma non la conoscenza, i ricordi, e adesso neanche la moglie, visto che si sono separati. "La mia famiglia è esplosa", ha raccontato. Da allora, Rousseau ha lottato – e continua a farlo – per rimettere insieme i pezzi del puzzle della sua esistenza passata, sperando di farne la strada per costruire quella futura.

Rousseau nel 2018, quando ancora sapeva chi era: l'anno dopo la sua vita sarà stravolta
Rousseau nel 2018, quando ancora sapeva chi era: l'anno dopo la sua vita sarà stravolta

Rousseau sta provando a ricostruire il puzzle della sua vita passata: "Mi hanno detto che ero un calciatore"

"Ho riscoperto la mia vita attraverso le lettere, i diari che mia madre teneva, i social network – ha spiegato Pascal – Ho fatto un lavoro di ricerca permanente sulla mia vita. Mi è rimasta la memoria immediata e quando qualcuno mi spiega qualcosa, lo immagazzino. Mi hanno detto che ero un calciatore. Quindi non conosco a memoria la mia carriera, ma non sono molto lontano. Ho visto che ho giocato con calciatori incredibili! Jean-Pierre Papin ed Enzo Francescoli all'OM! In seconda divisione ho giocato dietro la grande coppia di centrali Bossis e Mahut al Matra Racing! Nelle foto, nei filmati, vedo che sono io. Ok… ero un portiere. Mi sono rimesso in porta, per vedere… quindi sì, ho delle capacità… è chiaro. So come tuffarmi, so come fermare i palloni. Alleno di nuovo anche i portieri. Come faccio? Non lo so".

Pascal Rousseau soffre di amnesia generalizzata, più precisamente di amnesia dissociativa retrograda, che è "totalmente psicologica", spiega il suo terapeuta: "Alcuni ricordi riaffiorano abbastanza rapidamente, altri possono riaffiorare grazie a un'immagine, un aneddoto, un'atmosfera, un'emozione".

Stabilitosi in Svizzera, dove ha concluso la sua carriera nel 2003 a 41 anni, l'ex portiere campione di Francia sta intensificando gli sforzi per riconoscere le persone a lui vicine ma soprattutto conoscere se stesso. Pascal può contare sul sostegno di alcuni dei suoi ex compagni, come Frank Leboeuf, con cui ha condiviso lo spogliatoio al Laval. L'intenzione di Rousseau è adesso di raccontare la sua storia in uno spettacolo teatrale scritto da lui stesso, ‘Souvenez-moi', ovvero ‘Ricordami': "Ho bisogno di parlare della mia condizione, voglio che tutti conoscano l’amnesia dissociativa retrograda, perché ancora troppe persone non ricevono una diagnosi precisa. Spero di poter aiutare chi vive al buio come me".

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