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Eurovision Song Contest 2022

Chi è Jeremie Makiese, il calciatore e cantante belga che ha mollato tutto per andare all’Eurovision

Jeremie Makiese, classe 2000, ha sempre avuto due sogni nel cassetto: diventare calciatore e cantante. È in finale all’Eurovision con il brano “Miss You”.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Far convivere due passioni e farle diventare professioni è possibile. Lo dimostra la storia di Jérémie Makiese, cantante belga 22enne che rappresenterà la propria nazione all'Eurovision Song Contest a Torino ma che è anche un calciatore: milita nel Royal Excelsior Virton, che si è appena conquistata la serie B del calcio belga, e fa il portiere. Ha vinto in Belgio il programma The Voice e ora avrà la possibilità di far vedere a tutto il mondo le proprie qualità canore attraverso il suo brano "Miss You". Makiese è giunto alla finale dell'Eurovision Song Contest e si giocherà il sogno di poter trionfare nella competizione canora europea.

Dove gioca Jeremie Malkiese, il cantante belga all'Eurovision 2022

Nato ad Anversa da genitori emigrati dal Congo, Jérémie ha fatto sempre correre parallelamente i due mondi, facendoli alimentare l’uno con l’altro. Ha cominciato infatti a cantare sin da bambino e all'età di 13 anni ha iniziato a giocare come portiere nel BX Brussels, nella quarta divisione del Paese. Poi il passaggio al Royal Wallonia Walhain, club militante in terza divisione e infine il suo attuale club. Parallelamente il ragazzo ha sempre studiato e ora è iscritto all'Università nella facoltà di geologia. Parla poi correntemente sia il francese che il fiammingo, le due lingue ufficiali del Paese.

Ma è con la musica che a Jérémie si presentano le occasioni più ghiotte. Alla fine del 2020 si presenta alle audizioni di The Voice e si esibisce con "Jealous" di Labrinth: la sua performance vale l'approvazione di tutti e quattro i giudici, e l'entrata nel team di Beverly Jo Scott. Arriva così a raggiungere la finale del programma, dove ripropone la sua prima interpretazione e viene proclamato vincitore dal televoto.

Jeremie Malkiese all'Eurovision con la canzone "Miss you

Così, il 15 settembre del 2021 arriva la grandissima chiamata: l'emittente radiotelevisiva vallone RTBF lo seleziona internamente come rappresentante belga per l'Eurovision. Jérémie è inizialmente combattuto e si prende un paio di settimane di tempo per pensare al suo futuro, tra microfono e pallone. Alla fine accetta, pensando che una vetrina come Eurovision capita poche volte e che potrà sfruttare questa occasione per far conoscere la sua musica a quante più persone possibili. Il 10 marzo di quest'anno, infine, viene pubblicato anche il suo primissimo singolo, "Miss You" per l'appunto, che canterà sul palco del Pala Olimpico di Torino. L’artista si è avvalso di un team autoriale piuttosto ampio per questa canzone che parla d'amore.

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"Personalmente, mi trovo in una situazione molto particolare essendo un calciatore. Improvvisamente, per l'Eurovision, ho dovuto fare una scelta difficile tra calcio e musica. Non avrò sempre la possibilità di partecipare all'Eurovision – ammette -, ma i miei compagni di squadra mi hanno supportato e questo ha reso il mio lavoro più facile. A parte questo, vado avanti nella mia vita e nella mia carriera artistica. Fondamentalmente, è una benedizione sotto mentite spoglie. Una pausa positiva".

Ma c'è anche un aspetto dell'opinione pubblica che non va giù al giovane cantante-calciatore: il pensiero che un calciatore non possa essere sensibile per fare il cantante o che un cantante sia troppo fragile per fare il calciatore. "Ma non si può essere sensibili e giocare a calcio? – si domanda Jérémie -. Agli occhi del pubblico, quando cantiamo, adottiamo un lato piuttosto sensibile. Ogni disciplina ha il suo modo di reagire: un atleta reagisce più in segreto di un cantante, che lo farà pubblicamente".

Proprio perché crede in questa convivenza, il ragazzo conosce più di tutti i punti in comune tra le due attività: "Mentalmente vedo molte somiglianze tra essere un portiere e cantare. In entrambi i casi, non posso permettermi errori. Se canto stonato, la mia prestazione è pessima e se faccio entrare in porta una palla, la mia squadra può perdere – spiega -. Per me quindi è impossibile scegliere tra calcio o musica. Non riesco a immaginare di dover smettere di fare nessuno dei due, li amo entrambi allo stesso modo".

Tuttavia, il giovane sa che, prima o poi, una delle due strade che si è costruito in questi anni dovrà interrompersi: "Un giorno dovrò scegliere tra calcio e musica – ammette Makiese –  Sarà un momento complicato, perché sono appassionato di entrambi". Il calcio è sempre comunque nei suoi pensieri: "In Italia mi piace la Juventus, ma anche il Napoli e il Milan. Del Belgio invece mi piace lo Standard di Liegi e naturalmente anche il mio team". A tal proposito, per l'occasione Jérémie ha approfittato per visitare l'Allianz Stadium di Torino, invitato da Dewinter, suo connazionale.

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