Il calciatore che fu espulso tre volte nella stessa partita: l’arbitro non smetteva più
Dean Windass ha un record difficilmente battibile nella storia del calcio: è il calciatore che fu espulso tre volte, in un'esplosione di cartellini rossi che l'arbitro – in piena trance agonistica come il giocatore – non accennava a voler interrompere. La vicenda risale a qualche anno fa, quando l'ex attaccante inglese, oggi 54enne, vestiva la maglia dell'Aberdeen nel campionato scozzese.
Windass ha avuto una carriera lunghissima, trascorsa sui campi di calcio per quasi 20 anni, giocando anche in Premier League con Bradford e Middlesbrough. Ha appeso le scarpette al chiodo nel 2012, ritirandosi con un ruolino finale di 234 gol in 732 partite giocate. Ma il nativo di Hull aveva anche un'altra caratteristica oltre alla vena realizzativa sotto porta: un carattere fumantino che spesso lo ha messo nei guai con gli arbitri.
L'attaccante ha disputato due stagioni e mezza in Scozia con l'Aberdeen, tra il dicembre del 1995 e l'estate del 1998, diventando uno dei beniamini dei tifosi per il suo spirito combattivo e vincendo una Coppa di Lega. Una permanenza segnata da parecchie espulsioni, ben sette, di cui addirittura tre in una sola partita. Era il novembre del 1997 e l'Aberdeen affrontava il Dundee United in un match di Premier Division scozzese.
Tempo solo 12 secondi e Windass fu immediatamente ammonito per una entrata molto dura su Erik Pedersen. Appena 22 minuti dopo, l'attaccante commise nuovamente fallo sullo stesso Pedersen e l'arbitro Stuart Dougal gli sventolò sotto il naso un secondo cartellino giallo, il che fu seguito chiaramente da quello rosso. Windass la prese molto male e insultò pesantemente il direttore di gara, che a quel punto gli mostrò un secondo cartellino rosso.
La vicenda, già surreale, non era peraltro finita: mentre usciva dal campo, Windass sfogò la sua rabbia su una bandierina del calcio d'angolo strappandola da terra e lanciandola attraverso il campo, il che indusse l'arbitro a esibirgli un terzo cartellino rosso, consegnandolo al contempo alla storia dalla parte sbagliata.
Nell'ottobre 2014, Windass ricordò così quella folle giornata : "Mi ha espulso per i due contrasti, poi mi ha espulso per averlo chiamato stro**o scozzese e poi ancora dopo che ho tirato fuori da terra la bandierina del corner. Sono stato squalificato per otto partite e sono stato multato per quattro settimane di stipendio. E poi il nostro allenatore è stato licenziato il giorno dopo! Non ero tentato di vedere se esistesse un quarto modo per essere espulso, a dire il vero, ormai avevo esaurito le idee…".