Il Cagliari sfotte la Juve ma esagera: “Un punto a testa”. La foto è di Alcaraz, due punti di sutura
La Juventus è riuscita ad acciuffare il pareggio in extremis a Cagliari, ma è chiaro che il 2-2 finale non può soddisfare Allegri, che del resto è stato schietto nel dopo partita: "Dopo il primo tempo avrei dovuto cambiarli tutti, me compreso". La prima frazione si era chiusa sul 2-0 per gli uomini di Ranieri, che avevano capitalizzato due calci di rigore concessi in maniera corretta dall'arbitro Piccinini. Il direttore di gara tuttavia aveva sbagliato all'inizio del match, quando al 6′ non aveva sanzionato – e sarebbe stato rigore, visto che l'episodio era avvenuto in area – una gomitata di Mina nei confronti di Alcaraz. È evidente che lo sviluppo della partita sarebbe cambiato completamente in caso di penalty per i bianconeri. Peraltro la foto del contrasto tra Mina e Alcaraz è stata poi usata dal Cagliari per sfottere la Juve nel dopo partita, ma la scelta non è stata sicuramente felice, e non perché i sardi abbiano voluto ironizzare sul rigore non dato e che li ha favoriti.
È la frase usata a corredo della foto che stona un po': "Un punto a testa". È vero che il pareggio della Domus Arena questo significa in termini di classifica, ma è anche vero che il malcapitato Alcaraz – proprio in seguito alla gomitata di Mina – è stato suturato con due punti in testa, applicatigli dallo staff sanitario bianconero durante la medicazione a bordo campo. Il 21enne centrocampista argentino infatti aveva riportato conseguenze abbastanza serie dal colpo sferratogli dal colombiano del Cagliari, perdendo sangue dalla parte destra della fronte. Alcaraz era poi rientrato in campo, concludendo un primo tempo sotto la sufficienza, prima di essere sostituito nell'intervallo da Allegri.
Non il massimo, insomma, da parte di chi gestisce l'account social del club rossoblù, fare ironia con un gioco di parole su un problema fisico di un avversario. Ed ovviamente il post è stato subissato di commenti negativi da parte dei tifosi juventini, che hanno rimarcato la differenza di stile tra chi ha pubblicato quel tweet e il tecnico dei rossoblù Claudio Ranieri. Se l'obiettivo era "bene o male purché se ne parli", come sosteneva Oscar Wilde, quello è stato sicuramente raggiunto viste le visualizzazioni del post, ma non è la via giusta.
Piuttosto che prendere in giro un avversario con la testa spaccata, sarebbe stato meglio elogiare lo splendido finale di campionato di un Cagliari mai domo, che è arrivato al quarto risultato utile consecutivo e ha fermato la Juve dopo l'Inter: la salvezza sembra sempre più vicina.