Il Cagliari protesta: “Cristiano Ronaldo ha messo a rischio l’incolumità di Cragno”
Nel Cagliari c'è delusione per la sconfitta rimediata contro la Juventus, su vari livelli. Per il risultato, in primis. Poi per il livello della prestazione, inadeguato soprattutto nel primo tempo, a rendere vana la buona ripresa disputata a punteggio ormai compromesso. E poi per quell'episodio da moviola su cui è girata un po' tutta la gara: l'entrata di Cristiano Ronaldo su Cragno che poteva essere punita con l'espulsione, ma che l'arbitro Calvarese ha reputato solo da cartellino giallo.
L'analisi del presidente Tommaso Giulini ai microfoni di Sky, nel post-partita, è cominciata proprio dalla prestazione offerta dai suoi giocatori. Un mea culpa senza ricerca di giustificazioni.
"Non abbiamo fatto una buona partita, soprattutto nel primo tempo. Non ci abbiamo messo quella cattiveria agonistica e quel cuore che servono per salvarci. Non abbiamo preso neanche un cartellino giallo, questo riassume tutta la prestazione".
Poi però si è soffermato sull'episodio più controverso, quello che ha visto protagonista Cristiano Ronaldo e uno sfortunato Cragno. Era il 14′, con il punteggio sullo 0-1 e quasi tutta la partita da giocare. Una decisione diversa, è evidente, avrebbe potuto cambiare totalmente il corso della partita. Giulini lo fa notare garbatamente, richiamando il passaggio del regolamento che definisce i criteri del "grave fallo di gioco", la casistica in cui rientrava il contrasto tra Cristiano Ronaldo e Cragno.
"Sono anche deluso dalla mancata espulsione su Cristiano Ronaldo che poteva cambiare la partita. Il regolamento parla di espulsione quando si mette a rischio l’incolumità dell’avversario".
Il gioco è stato fermo qualche minuto, per consentire allo staff medico del Cagliari di assistere Cragno. Per l'arbitro Calvarese, però, si è trattato solo di un fallo da ammonizione. E la partita è proseguita all'insegna dello show personale di Cristiano Ronaldo.
