Il Cagliari è vivo ma sfortunato contro il Verona: due traverse e Caprari affossano i sardi
Una gara apertissima e giocata a ritmi elevati che non ha sorriso agli uomini di Mazzarri che escono a testa alta ma con zero punti e adesso attendono gli altri risultati per capire come sarà la classifica nella zona rossa della retrocessione. Il Verona va avanti per primo, due volte, con Barak e Caprari, ma il Cagliari resta vivo colpendo anche due traverse. Il gol di capitan Joao Pedro, però, non basta a completare la rimonta.
A Cagliari il Verona fa subito sul serio per dare un senso ad un finale di stagione che ha poco da dire per gli scaligeri oramai salvi e lontanissimi da qualsiasi obiettivo in classifica. La testa vuota e le gambe leggere, tutto il contrario dei sardi che sentono il peso del match, coinvolti nella zona rossa in cui si rischia la Serie B. Così, nasce una partita che vede arrembanti gli ospiti che trovano il gol del vantaggio alla prima occasione: Simeone scappa sulla destra, cross basso in area per Barak che non aspetta un secondo bruciando Cragno con un rasoterra sul secondo palo.
Doccia fredda alla Sardegna Arena con il pubblico che prova a scuotere i propri giocatori che impiegano una manciata di minuti per rientrare in partita e iniziare a mettere sul campo anche la personalità, oltre il cuore e la tecnica. Il match resta vivo, giocato su buoni ritmi con il Verona che attende sornione l'occasione giusta per pungere in contropiede come avviene proprio allo scadere del primo tempo: giocata in solitaria di Caprari che raccoglie, scarta e trova l'angolino giusto per superare per la seconda volta Cragno.
Un colpo da ko che spegne in parte la voglia del Cagliari di riemergere: i sardi rialzano la testa, giocando alla pari del Verona al di là del tabellino e la determinazione di crederci viene ripagata dal capitano, Joao Pedro che pennella la punizione perfetta che si infila sotto il ‘sette' e riapre la partita al 57′. Il Cagliari insiste e spinge sull'acceleratore mettendo in difficoltà la retroguardia scaligera che fatica a contenere l'impeto dei sardi nel cercare il pareggio. L'unica arma dei giocatori di Tudor è giocare di rimessa, ma le forze mancano e l'inerzia, oltre la spinta della Sardegna Arena, è tutta per gli isolani di Mazzarri.
Nel finale il solito generoso forcing dei padroni di casa con l'Hellas che si riduce a controllare e a chiudersi a testuggine in attesa di qualche spazio per la ripartenza. Il Verona difende il gol di vantaggio e condanna il Cagliari ad una immeritata sconfitta interna che complica ancora di più i programmi salvezza.