Il cadavere di Maradona non può essere cremato a causa di un test di paternità
Non c'è pace per Diego Armando Maradona, nemmeno da morto. Il Pibe de Oro aveva chiesto di essere cremato ma al momento questa pratica non potrà essere portata avanti perché sul suo corpo dovrà essere effettuato un test di paternità. Il campione argentino, morto lo scorso 25 novembre a 60 anni per un arresto cardiaco, ha avuto due figlie dal suo matrimonio con Claudia Villafane, Dalma e Giannina; e nel corso degli anni ha riconosciuto altri tre figli, ovvero Diego Jr, Jana e Diego Fernando. Dopo la sua morte ha chiesto il test del Dna Magalí Gil e Santiago Lara.
L'ultimo, in ordine di tempo, è quello della 25enne che ha affermato come la madre naturale, qualche tempo fa, le avrebbe rivelato che il suo vero padre sarebbe Diego Maradona. A riportare la notizia è il quotidiano argentino Clarin, dopo la decisione del Tribunale di Buenos Aires di accogliere le richieste della ragazza di origini italiane: il magistrato Ignacio Sobrino Reig ha stabilito che devono essere realizzati i test genetici sul corpo dell’ex allenatore del Gimnasia y Esgrima La Plata e non potrà essere ancora cremato. Nei prossimi giorni verranno stabiliti i tempi di realizzazione del suddetto test del Dna, in attesa di novità su Santiago Lara.
Secondo l'avvocato del campione argentino ci sarebbero già dei campioni genetici di Maradona e non sarà necessario riesumare il cadavere sepolto nel cimitero privato di Bella Vista. Pochi giorni dopo la scomparsa del calciatore più forte di tutti tempi, un altro tribunale stoppato la cremazione affinché potessero essere acquisite tutte le prove necessarie per stabilire le cause della morte.
Maradona è morto “dopo un’agonia di 17-25 ore”
Secondo quanto ha dichiarato Mario Braudy, avvocato dell'ex compagna di Maradona Veronica Ojeda, gli ultimi giorni di vita dell’ex campione argentino sarebbero stati un vero e proprio inferno per il Pibe de Oro e ribalta le cause che hanno provocato il decesso: "L’edema polmonare non si manifesta in un minuto. Ci vogliono dalle 17 alle 25 ore".
Una strada intitolata a Maradona
Nuovo tributo a La Plata per Diego. Dopo le instancabili dimostrazioni di affetto dei tifosi di Gimnasia per il loro ex allenatore, ora il Comune onorerà la memoria del Diez e ha deciso di intitolargli una via. La calle 60, che è la strada principale in cui si trova El Bosque (stadio del Lobo), sarà ribattezzata Maradona, proprio all'incrocio con la calle 118. Il Consiglio Deliberativo locale ha già approvato e resta solo la firma del sindaco Julio Garro.