Il brutto gesto di Xhaka fa scattare la rissa in Serbia-Svizzera: poi la vendetta dei serbi
Dopo il pirotecnico match perso 3-2 contro la Svizzera, la Serbia saluta i Mondiali di Qatar 2022 e deve fare i conti con una cocente eliminazione alla fase a gironi e un umiliante ultimo posto frutto di un solo punto conquistato nelle tre gare giocate in questa rassegna iridata. Come ci si attendeva la decisiva sfida contro la selezione elvetica è stata molto infuocata con i calciatori che da un lato e dall'altro non si sono risparmiati per quel che riguarda aggressività e furore agonistico.
Data l'alta posta in palio e le vecchie ruggini tra alcuni dei protagonisti in campo (soprattutto tra i serbi e i due svizzeri di origine kosovara Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri che nel match dello scorso Mondiale mimarono l'aquila a due teste albanese mostrando i propri sentimenti anti-serbi) era chiaro già prima dell'incontro che sarebbe bastata una piccola scintilla per scatenare la tensione in campo.
E così è stato. Ad accendere la miccia è stato Xhaka che, dopo un diverbio a distanza, in una fase in cui il gioco era fermo, ha rivolto un gesto volgare verso la panchina della Serbia: il centrocampista dell'Arsenal infatti ha replicato quanto fatto in precedenza da Dusan Vlahovic nella polemica esultanza dopo la rete del momentaneo 2-1 portandosi le mani nelle parti intime in chiaro segno di sfida. A quel punto tutti gli uomini della panchina serba sono scattati immediatamente in piedi e pronti ad entrare in campo per affrontare a muso duro il capitano della Svizzera. A trattenerli a fatica ed evitare che scoppiasse una vera e propria rissa ci hanno pensato l'allenatore serbo Dragan Stojkovic, lo svizzero ex Atalanta Remo Freuler e il loro compagno Sergej Milinkovic-Savic che in qualche modo sono riusciti a riportare la calma dopo alcuni minuti di tensione.
Nel finale, con i calciatori della Serbia frustrati per l'avvicinarsi dell'eliminazione dai Mondiali di Qatar 2022, ovviamente gli animi in campo si sono scaldati molto di più e nel mirino dei calciatori serbi è finito inevitabilmente quello Xhaka che in precedenza aveva rivolto il gesto osceno contro la panchina. E così in ben due occasioni (prima oltre la linea di fondo e poi in mezzo al campo) i serbi hanno provato a vendicarsi dello svizzero con cui ci sono stati accessi diverbi e una serie di spintoni. A scagliarsi con maggior fervore contro il capitano della selezione elvetica soprattutto il difensore della Fiorentina Nikola Milenkovic e il portiere del Torino Vanja Milinkovic-Savic.