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Il brutale omicidio di una tifosa del Rosario: lapidata in strada mentre festeggiava la vittoria

Sono tre le persone arrestate poco dopo l’aggressione fatale. La donna era a bordo di una moto assieme al suo fidanzato: “Mi hai insegnato molte cose della vita che consideravo perdute”.
A cura di Maurizio De Santis
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Ivana Paula Garcilazo Bellón (a sinistra) accanto al fidanzato (immagine tratta da Facebook).
Ivana Paula Garcilazo Bellón (a sinistra) accanto al fidanzato (immagine tratta da Facebook).

Tifosa lapidata in strada. Uccisa a colpi di pietre. Il Rosario Central ha vinto il derby con il Newell's Old Boys ma la cronaca sportiva passa in secondo piano e lascia spazio alle notizie di cronaca nera che prendono il sopravvento per quanto accaduto subito dopo la partita.

Una donna di 32 anni era in sella alla moto, era lei a condurla mentre il fidanzato era seduto dietro: stavano festeggiando il successo ma quell'euforia s'è tramutata in incubo e tragedia. In una zona nei pressi dello stadio, appostati lungo la strada, c'erano dei sostenitori rivali: far scattare l'agguato è stato facile facile, la botta molto forte al cranio inferta alla giovane ne ha provocato la caduta rovinosa. Il decesso di Ivana Paula Garcilazo Bellón è avvenuto sul colpo.

"Spero che sia fatta giustizia perché questo non può finire così – le parole del compagno su Facebook -. Ti ho amato dal primo giorno che ti ho visto e continuerò ad amarti fino al giorno in cui morirò. Mi hai insegnato molte cose della vita che consideravo perdute. Ti amo amore mio e spero che stia festeggiando come piaceva a te".

Sul luogo del crimine gli agenti della polizia hanno trovato le pietre utilizzate dagli aggressori. Le indagini sono scattate subito e hanno portato all'arresto di tre persone, individuate e fermate a pochi isolati di distanza dal luogo dov'era stata consumata la violenza fatale. Oltre ai riscontri effettuati, ad aiutare gli inquirenti sono state anche le testimonianze raccolte in zona, rivelatesi importanti per risalire ai colpevoli.

Sia il Rosario sia il Newell's hanno pubblicato comunicati in fotocopia sulla vicenda: "Siamo profondamente rammaricati per la morte di Ivana Garcilazo Bellón e porgiamo le condoglianze alla sua famiglia. Condanniamo fermamente qualsiasi manifestazione di violenza".

L'omicidio della donna era stato ‘annunciato'. Non che proprio lei fosse nel mirino ma un messaggio intimidatorio condiviso sui social aveva in qualche modo lasciato presagire cosa sarebbe accaduto: un tifoso del Newell's aveva minacciato di attaccare a colpi di pietre chiunque avesse celebrato la vittoria del Rosario in una strada non molto distante dal luogo del delitto. "Ho un paio di sampietrini e attaccherò il primo che passa e suona un clacson… sei avvertito idiota".

Purtroppo, l'assassinio della donna non è l'unico dei tragici avvenimenti a corredo del derby di Rosario: nel 2014 furono in due a essere uccisi mentre nel 1989 un altro venne freddato a copi di pistola. Più di recente, a fine agosto del 2005, molti automobilisti divennero bersaglio mobile di un lancio di sassi nei pressi dello stadio Coloso Bielsa: la gazzarra si scatenò dopo la partita vinta dal Central contro il Newell's durante la Copa Sudamericana.

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