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Guerra in Ucraina

Il brutale messaggio dall’Ucraina del calciatore dimenticato: “Non contattatemi più”

Dall’Ucraina sotto attacco dei russi arriva un messaggio su Instagram, figlio delle ultime drammatiche ore.
A cura di Paolo Fiorenza
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Combattere una guerra nel 2022 significa far assistere il mondo a tutto quello che accade in tempo reale. Nell'aggressione della Russia all'Ucraina non ci sono segreti, finzioni, carte coperte. Le bugie non tengono, è tutto documentato mentre succede. Dai satelliti agli smartphone, ogni cosa arriva a chi è lontano migliaia di chilometri: la macrostoria dei bombardamenti e dell'invasione di terra, ma anche le vicende minori e non meno drammatiche delle famiglie disperate, di chi è bloccato in una trappola che rischia di diventare mortale.

In queste ore sono molti i messaggi di sportivi stranieri che si trovano sul suolo ucraino, per lo più impossibilitati a lasciare il Paese dopo il blocco dei voli civili e il pericolo elevatissimo di muoversi in automobile verso ovest, cercando di entrare in Polonia o Slovacchia. Lo ha spiegato chiaramente l'ex tecnico della Roma Paulo Fonseca, cui non resta che pregare che una bomba non cada sull'albergo dove si trova con moglie e figlio. La presenza di una rete internet che regge ancora fa sì che i media stranieri contattino persone che si trovano in Ucraina per avere notizie, come accaduto con l'allenatore dello Shakhtar De Zerbi.

Fabricio Alvarenga con la maglia del Ruch L'viv
Fabricio Alvarenga con la maglia del Ruch L'viv

La pressante richiesta di informazioni via social ha provocato la reazione di Fabricio Alvarenga, 26enne difensore argentino che dalla scorsa estate milita nel Ruch L'viv, formazione del massimo campionato ucraino che ha sede a Leopoli, città del nord-ovest del Paese dove oggi sono risuonate le sirene antiaeree, cosa che non accadeva dalla seconda guerra mondiale. Il post su Instagram del calciatore ex Velez, che nella scorsa stagione ha giocato nell'Olimpik Donetsk, non è un'accorata richiesta d'aiuto come le altre che stanno giungendo in queste ore dall'Ucraina, ma lo sfogo di chi fino a ieri era stato dimenticato da tutti, finito ai confini del calcio e non cercato da nessuno, ed ora si trova sommerso di messaggi.

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Così mentre un gruppo di calciatori brasiliani registra un video per chiedere aiuto al mondo, Alvarenga al contrario chiede di essere lasciato in pace. "Quando le cose vanno bene tutti se ne fottono, a nessuno importa. Fanno finta che tu non esisti. Ma quando succede qualcosa di brutto… Ora tutti vogliono scriverti, chiamarti, prendere appunti. Non rompano le palle", ha scritto il calciatore argentino in una storia su Instagram, accusando i giornalisti che lo hanno ripetutamente contattato in queste ultime ore. Una reazione giustificabile con l'enorme stress accusato dall'inizio della giornata.

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