Il Brasile giocherà in maglia nera per la prima volta nella sua storia: ma solo per un tempo
Decisione storica della Federcalcio brasiliana, che ha annunciato che sabato prossimo il Brasile scenderà in campo a Barcellona – per un'amichevole contro la Guinea – con una maglia completamente nera, un fatto senza precedenti in 109 anni di storia. La prima partita della Seleção fu nel 1914: i giocatori in quella circostanza indossarono magliette e pantaloncini bianchi.
Nello stadio Cornellà-El Prat – dove gioca abitualmente l'Espanyol – la squadra che è allenata momentaneamente da Ramon Menezes, in attesa di trovare un nuovo CT dopo le dimissioni di Tite, disputerà il primo tempo in nero e poi dopo l'intervallo rientrerà in campo con la tradizionale maglietta color oro. Il motivo della decisione è nella volontà di dare un segnale forte contro il razzismo, argomento molto sensibile per il calcio brasiliano alla luce dei problemi vissuti da Vinicius negli ultimi mesi in Spagna.
Per il presidente della CBF Ednaldo Rodrigues il calcio ha il potere di aprire strade che incoraggiano la tolleranza e il rispetto tra le persone: "Fin dal primo giorno del mio mandato, questo tema è stato una priorità. Abbiamo creato un gruppo di lavoro con 60 persone che si incontrano periodicamente per avanzare discussioni e proposte".
Tra queste ultime che poi si sono tramutate in iniziative concrete, ce n'è una che non ha eguali al mondo, come spiega Rodrigues: "Siamo l'unica federazione calcistica al mondo che ha realizzato un dispositivo che prevede la perdita di punti per atti di razzismo. Questo è nel testo del Registro Generale delle Competizioni della CBF".
La tradizionale divisa della Nazionale, con maglia giallo oro e pantaloncini blu, è stata adottata nel 1952, ovvero 71 anni fa. Adesso arriva questa scelta epocale e non è un caso che Ednaldo Rodrigues sia il primo presidente nero della Federcalcio brasiliana.