Il braccio di ferro tra la Serie A e l’Ucraina per lo scomodo sponsor russo in diretta TV
Per quanto la Serie A andrà in onda all’estero con un sponsor russo? La presenza di Liga Stavok nei cartelloni elettronici internazionali terminerà dopo i Mondiali, almeno questo è ciò su cui sta lavorando Infront, l’advisor della massima serie italiana per le pubblicità da trasmettere sul segnale televisivo estero. Eppure, fino a poche settimane fa, l’agenzia di scommesse con sede a Mosca continuava a spuntare nelle tv di tutta Europa nei Led a bordo campo. Anche in Ucraina, cosa che ha scatenato non poche polemiche, ancora irrisolte. Dopo una prima protesta formale da parte dell’Uaf (Ukraine Association of Football, la Federcalcio ucraina) è arrivata una seconda lettera, indirizzata alla Lega Serie A, che ha ribadito quanto già emerso: Liga Stavok è un partner di Infront, che detiene i diritti sul digital overlay. Da settembre, però, lo sponsor non sarebbe più dovuto apparire. Invece è rimasto lì e solo dopo il Mondiale si provvederà a non mandarlo più in onda, tranne che in Russia.
La risposta della Serie A alla Federcalcio ucraina
Nella replica fornita alla Uaf, la Lega Serie A informa di aver «intimato a Infront Italy S.p.A. di cessare con effetto immediato forme di pubblicità virtuale inserita nel segnale video internazionale che pubblicizzino il bookmaker di nazionalità russa Liga Stavok ru nonché ogni altra società di nazionalità russa senza la preventiva approvazione di Lega Serie A», tutto questo «pur non essendo tenuti» a farlo, ma perché «oltre a minare la credibilità etica e morale degli organi di Lega» questo accostamento «rischia di portare a pesanti fratture politico istituzionali con altre istituzioni del mondo del calcio nonché danni reputazionali e di immagine in capo alla Lega stessa, alle sue associate e in generale al prodotto calcio».
La risposta di Infront ha fatto sì che la stessa Lega Serie A potesse sbilanciarsi su una data entro cui il logo di Liga Stavok non sarebbe più apparso sulle tv internazionali (incluse quelle ucraine). Riportando nella risposta all'Uaf ciò che è stato dichiarato da Infront, viene assicurato «che, a partire dalla quinta giornata di Campionato, provvederanno a sospendere l’esposizione dei marchi e/o loghi di Liga Stavok in attesa di concordare con Lega Serie A le migliori azioni per la prosecuzione della Stagione Sportiva». Dal 3 settembre, dunque, il bookmaker russo non sarebbe più dovuto apparire in sovraimpressione sui tabelloni a bordo campo nel segnale tv internazionale. Non prima, perché Infront «ha altresì dichiarato che gli è stato tecnicamente impossibile escludere l’esposizione del marchio per la terza e quarta giornata». Infatti per Lazio-Inter, terza giornata di campionato, la partita è stata trasmessa dalle emittenti europee che detengono i diritti della Serie A con lo sponsor Liga Stavok a bordo campo. Ma in realtà, nella quinta giornata, c'è stata una sospensione per far sì che venissero svolte le indagini sul partner russo e non un'interruzione: Infront non poteva rompere unilateralmente l'accordo e i tempi per "oscurare" la sponsorizzazione sul segnale europeo non potevano essere immediati.
Liga Stavok spunta ancora nelle trasmissioni della Serie A?
Dopo cinque giornate, quindi, non poteva cambiare granché. Nemmeno oltre, perché alla decima giornata per il Derby della Mole la scritta «Ligastavok.ru» era lì, a fare da contorno a Torino-Juventus, sia con i caratteri latini (su BT Sport, nel Regno Unito), sia con quelli cirillici (in Spagna, su Movistar). La situazione è rimasta immutata anche nelle settimane successive, fino ad avvicinarci agli ultimi turni di campionato. Verona-Roma, 31 ottobre, dodicesima giornata di campionato. Su BT Sport, ancora una volta, c'è il nome dell'agenzia di scommesse russe, che passa in rassegna dai tabelloni del Bentegodi. Non dal vivo, perché i diritti acquistati da Infront prevedono la possibilità di sovrascrivere le pubblicità dei propri partner sul segnale televisivo.
A quel punto, non viene più inoltrata alcuna protesta alla Lega Serie A – che non ha alcun accordo di sponsorizzazione con Liga Stavok, è bene ribadirlo – anche perché nella risposta data alla Uaf si evince la volontà di non essere coinvolti in questa situazione: «Siamo a richiedervi gentilmente di voler prendere contatto direttamente con Infront Italy qualora aveste ulteriori richieste di questo tipo da segnalare; vorremmo evitare di essere implicati in polemiche senza averne alcuna responsabilità».
La decisione di Infront su Liga Stavok
Da Infront, proprio in questi giorni, fanno sapere che lo sponsor Liga Stavok non verrà più trasmesso sul segnale internazionale alla ripresa del campionato di Serie A, dopo la sosta per le nazionali e per il Mondiale in Qatar. Ribadendo di aver svolto tutte le indagini di compliance richieste (incluse quelle sui soggetti indicati nella composizione societaria di Liga Stavok), il nome e il logo dell’agenzia di scommesse verranno trasmessi solamente nell’emittente russa che detiene i diritti per la massima serie calcistica italiana, ponendo così termine alla querelle con la Uaf che ha chiesto chiarimenti sin dalle prime giornate del torneo, dato che lo sponsor appariva anche sulle trasmissioni del campionato italiano in Ucraina (sull’emittente MEGOGO, che detiene i diritti televisivi). Non a settembre, dunque, ma almeno dal 2023 questa partnership non dovrebbe più riguardare il territorio europeo. E la Serie A non dovrebbe più vedere il proprio nome accostato ad una società di scommesse con sede a Mosca.