Il Belgio si spacca per colpa di un’intervista troppo schietta: volano frecciatine in diretta
La sconfitta rimediata contro il Marocco è stata digerita malissimo in Belgio dove sembrava quasi fatto il discorso qualificazione all'indomani del successo al debutto contro il Canada. Un k.o. che ha riaperto i giochi con la nazionale nordafricana che ha trovato i 3 punti con un finale in crescendo grazie alle reti di Saiss e Aboukhlal. E adesso, nella nazionale belga si intravvedono anche delle piccole crepe dentro il gruppo che potrebbero creare problemi in vista del match decisivo contro la Croazia.
A creare una sorta di polemica interna è stato Jan Vertonghen he nel dopo partita ha rilasciato il proprio amaro pensiero con un riferimento preciso e diretto ad un proprio compagno di Nazionale: "Molte cose mi passano per la testa che non dovrei dire, o almeno non fuori dagli spogliatoi" ha detto subito dopo il k.o. rimediato con il Marocco. "È stato molto frustrante anche perché è stata la prima vera partita non buona, anche se credo che ce la caveremo".
Il Belgio nel Gruppo F è in piena cosa per la qualificazione agli ottavi di finale, con 3 punti dietro a Marocco e Croazia che guidano insieme 4 punti. Dunque, tutto è ancora aperto, eppure per Vertinghen c"è qualcosa che non quadra all'interno del gruppo: "Dopo la prima partita pensavamo che potessimo solo migliorare. Speravamo di qualificarci per il prossimo turno oggi e invece ci ritroviamo a giocarci il tutto per tutto nell'ultima partita, di un girone in cui non manca di certo la qualità". Fino alla frecciatina conclusiva: "Abbiamo qualità ma probabilmente abbiamo attaccato male anche perché siamo vecchi, giusto? Ci sarà sempre un pensiero del genere…"
Ma a cosa e soprattutto a chi si riferiva Jan Vertonghen? Mistero subito risolto e destinatario indentificato in Kevin de Bruyne che qualche giorno prima aveva rilasciato dichiarazioni tutt'altro che in linea con u a mentalità ‘vincente': "Credo che la nostra reale chance sia stata nel 2018" ha detto la stella del Manchester City: "Non abbiamo molte possibilità di vincere questo mondiale, siamo troppo vecchi" ha poi sentenziato. "Abbiamo perso giocatori chiave, stiamo andando avanti con l'età, i giovani ci sono ma non sono ai livelli di come lo eravamo noi 4 anni fa. Ci vedo più come semplici outsider".
Parole che hanno lasciato il segno e sono riemerse alla prima difficoltà e sono state immediatamente riprese da capitan Vertonghen, aprendo una pericolosa spaccatura tra i Diavoli Rossi alla vigilia della sfida più delicata, contro la Croazia il prossimo 1° dicembre. Dopotutto in Belgio si sente da sempre moltissimo la pressione sulla "generazione d'Oro" che purtroppo non sta raccogliendo alcunché a livello internazionale ed è arrivata all'ultima chiamata, in Qatar.
Cresciuti insieme sull'onda dei Mondiali 2014, i vari De Bruyne, Lukaku, Courtois e Hazard avevano trascinato la propria Nazionale al sogo più grande, i Russia raggiungendo però solamente il terzo posto finale. La famosa "reale chance" ricordata da de Bruyne per un Belgio che oggi dovrebbe ricoprire il ruolo di semplice comparsa. Vertonghen permettendo.