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Mondiali in Qatar 2022

Il Belgio si spacca per colpa di un’intervista troppo schietta: volano frecciatine in diretta

L’amara sconfitta contro il Marocco ha fatto emergere alcuni problemi all’interno dello spogliatoio belga. Alla vigilia del match decisivo contro la Croazia, tra i Diavoli Rossi c’è aria di polemica.
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta rimediata contro il Marocco è stata digerita malissimo in Belgio dove sembrava quasi fatto il discorso qualificazione all'indomani del successo al debutto contro il Canada. Un k.o. che ha riaperto i giochi con la nazionale nordafricana che ha trovato i 3 punti con un finale in crescendo grazie alle reti di Saiss e Aboukhlal. E adesso, nella nazionale belga si intravvedono anche delle piccole crepe dentro il gruppo che potrebbero creare problemi in vista del match decisivo contro la Croazia.

A creare una sorta di polemica interna è stato Jan Vertonghen he nel dopo partita ha rilasciato il proprio amaro pensiero con un riferimento preciso e diretto ad un proprio compagno di Nazionale: "Molte cose mi passano per la testa che non dovrei dire, o almeno non fuori dagli spogliatoi" ha detto subito dopo il k.o. rimediato con il Marocco. "È stato molto frustrante anche perché è stata la prima vera partita non buona, anche se credo che ce la caveremo".

Il Belgio nel Gruppo F è in piena cosa per la qualificazione agli ottavi di finale, con 3 punti dietro a Marocco e Croazia che guidano insieme  4 punti. Dunque, tutto è ancora aperto, eppure per Vertinghen c"è qualcosa che non quadra all'interno del gruppo: "Dopo la prima partita pensavamo che potessimo solo migliorare. Speravamo di qualificarci per il prossimo turno oggi e invece ci ritroviamo a giocarci il tutto per tutto nell'ultima partita, di un girone in cui non manca di certo la qualità". Fino alla frecciatina conclusiva: "Abbiamo qualità ma probabilmente abbiamo attaccato male anche perché siamo vecchi, giusto? Ci sarà sempre un pensiero del genere…"

Tutto lo sconforto di Jan Vertonghen dopo il k.o. contro il Marocco
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Ma a cosa e soprattutto a chi si riferiva Jan Vertonghen? Mistero subito risolto e destinatario indentificato in Kevin de Bruyne che qualche giorno prima aveva rilasciato dichiarazioni tutt'altro che in linea con u a mentalità ‘vincente': "Credo che la nostra reale chance sia stata nel 2018" ha detto la stella del Manchester City: "Non abbiamo molte possibilità di vincere questo mondiale, siamo troppo vecchi" ha poi sentenziato. "Abbiamo perso giocatori chiave, stiamo andando avanti con l'età, i giovani ci sono ma non sono ai livelli di come lo eravamo noi 4 anni fa. Ci vedo più come semplici outsider".

Parole che hanno lasciato il segno e sono riemerse alla prima difficoltà e sono state immediatamente riprese da capitan Vertonghen, aprendo una pericolosa spaccatura tra i Diavoli Rossi alla vigilia della sfida più delicata, contro la Croazia il prossimo 1° dicembre. Dopotutto in Belgio si sente da sempre moltissimo la pressione sulla "generazione d'Oro" che purtroppo non sta raccogliendo alcunché a livello internazionale ed è arrivata all'ultima chiamata, in Qatar.

De Ketelaere sconsolato: fa parte della nuova generazione che de Bruyne non considera all'altezza della situazione
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Cresciuti insieme sull'onda dei Mondiali 2014, i vari De Bruyne, Lukaku, Courtois e Hazard avevano trascinato la propria Nazionale al sogo più grande,  i Russia raggiungendo però solamente il terzo posto finale. La famosa "reale chance" ricordata da de Bruyne per un Belgio che oggi dovrebbe ricoprire il ruolo di semplice comparsa. Vertonghen permettendo.

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