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Il Belgio esonera Domenico Tedesco: determinanti le frizioni coi giocatori, da Courtois a Lukaku

Domenico Tedesco non allenerà più il Belgio: il tecnico italiano sulla panchina dei Diavoli Rossi dal febbraio 2023, paga i pessimi risultati all’Europeo e in Nations League ma soprattutto i pessimi rapporti con diversi big che hanno rinunciato, o minacciato di rinunciare, alla Nazionale.
A cura di Alessio Pediglieri
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Domenico Tedesco non è più il Commissario Tecnico del Belgio malgrado l'allenatore italiano avesse in contratto fino all'estate 2026. La Federcalcio belga ha deciso per il licenziamento dopo mesi di analisi e riflessioni che hanno portato alla scelta finale: risultati scadenti ma soprattutto le incomprensioni, considerate insanabili, con diversi giocatori di cui alcuni hanno preferito rinunciare alla Nazionale o minacciato di farlo.

L'esonero di Tedesco deciso da tempo: c'era l'accordo con Sergio Conceiçao

Per Domenico Tedesco l'avventura sulla panchina dei Diavoli Rossi del Belgio era già finita da tempo: la Federcalcio aveva fatto capire che il rapporto di lavoro col tecnico italiano si fosse incrinato a tal punto da non poter più continuare. E ora è arrivata la decisione definitiva: il prossimo marzo, quando si riprenderà a giocare in chiave internazionale, sulla panchina del Belgio non ci sarà più lui. Non è ancora stato deciso il sostituto, anche se i lavori sono in piena attività: poteva essere Sergio Conceiçao con cui a dicembre si era trovato un accordo complessivo su tutto, prima della scelta per il Milan dell'ex Porto.

Il Belgio di Tedesco: Europeo da incubo, Nations League imbarazzante

La posizione di Domenico Tedesco è diventata nel corso della sua gestione, insostenibile. Troppe le delusioni sul campo con risultati del tutto insufficienti, con un Europeo da dimenticare e una Nations League da cancellare, culminata con la sconfitta umiliante contro Israele. Uno score poco dignitoso e ritenuto imbarazzante per una Nazionale pur ricca di talenti: ha chiuso al terzo posto nel girone di Nations con quattro sconfitte in sei partite e nelle ultime 10 partite del Belgio, Tedesco ha portato a casa vittorie solo contro Romania e Israele.

Courtois escluso da Tedesco agli Europei, rinuncia alla Nazionale

Ma a far tracimare il fatidico vaso della pazienza in Federcalcio sono stati i costanti rapporti sempre sul filo della tensione con diversi giocatori, tra cui alcuni di primissimo piano, che hanno costellato il lavoro di Tedesco da quando siede in panchina dal febbraio 2023. Tra questi un nome in particolare, Thibeaut Courtois oggi portiere del Real Madrid, che venne escluso dagli ultimi Europei, aprendo una polemica che continua ancor oggi e che ha spinto il giocatore a rifiutare qualsiasi convocazione da parte del ct italiano, con enorme disapprovazione dei tifosi.

La polemica in Nations League, Lukaku chiede di non essere convocato

Ma il rapporto pessimo con Courtois, sul quale Tedesco non ha mai voluto fare un passo indietro, è stato solo la punta dell'iceberg con quelli altrettanto compromessi con altri giocatori che non hanno digerito mai fino in fondo la nomina dell'italiano in panchina. Tanti gli episodi a riguardo che hanno riguardato campioni del livello di Lukaku e De Bruyne. Con l'attuale attaccante del Napoli, la frizione venne a galla proprio durante l'ultima Nations League dove fu Big Rom a chiedere di non venire convocato in Nazionale, con Tedesco che raccontò il dietro le quinte in conferenza, aprendo una falla.

La minaccia di De Bruyne di lasciare la Nazionale e la risposta di Tedesco

Come quella con De Bruyne, risalente a novembre quando il Belgio uscì umiliato dal match contro la Francia. In quel caso il centrocampista che gioca nel City esplose la propria amarezza criticando il gioco della squadra, annunciando il proprio ritiro dalla Nazionale. Parole che fecero esplodere un caso in Belgio che rischiava di perdere la propria bandiera e capitano e anche in quel caso, Tedesco non fece nulla per tamponare la falla: "Se sono preoccupato?" rispose all'eventualità di perdere De Bruyne, "direi proprio di no".

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