Il bel gesto di Lautaro Martinez verso il portiere del Monza: un esempio di lealtà sportiva
Alessandro Sorrentino è seduto, a capo chino, appoggiato a uno dei pali della porta. È una delle ultime immagini del match che l'Inter ha vinto 5-1 a Monza, un risultato così netto da oscurare anche le polemiche provocate dalla rete annullata a Pessina a causa di un fuorigioco millimetrico. Il sigillo di Thuram nel finale, le doppiette di Calhanoglu e Lautaro Martinez hanno scandito il successo che permette di tenere il primato al sicuro e lascia il cerino in mano alla Juve tornata di nuovo a -5 dalla vetta.
La disperazione dell'estremo difensore dei brianzoli testimonia in maniera tangibile il profondo dispiacere da parte dell'estremo difensore: perché tornare a casa con 5 reti sul groppone fa male a prescindere, nonostante la consapevolezza di avere davanti un avversario molto forte; perché alla terza apparizione in Serie A, dopo il pareggio contro Lecce (a settembre scorso, gara del debutto assoluto per il 21enne) e la vittoria col Frosinone ci aveva preso gusto. Amarissima la sensazione provata con i nerazzurri.
Sorrentino, che ha preso il posto di Di Gregorio, se ne sta da solo e sconsolato a rimuginare su quello stop doloroso in casa. I compagni di squadra sono a centrocampo, di lui si accorge Lautaro Martinez e fa un gesto molto bello. Si assicura che vada tutto bene poi gli tende le mani e lo aiuta a rialzarsi.
L'attaccante argentino ha percepito la disperazione del giovane avversario e va da lui per incoraggiarlo. gli mette un braccio intorno al collo, gli mormora qualche parola che non lenisce di certo il rimpianto per come sono andate le cose ma è un esempio di umanità e di grande lealtà sportiva. Nel momento di maggiore esaltazione personale (per le reti realizzate che salgono a 18 in altrettante disputate in campionato) e collettiva (la squadra di Inzaghi è in fuga scudetto) dimostra cosa vuol dire saper vincere.
Sorrentino è cresciuto nel Pescara ed è arrivato in Serie A dopo essersi fatto le ossa tra giovanili e Serie C. È considerato uno dei migliori talenti nel ruolo tanto da meritare anche le attenzioni della Nazionale: a maggio 2022 l'ex ct, Roberto Mancini, lo convocò per uno stage per le ottime referenze che aveva ricevuto sul suo conto dai collaboratori; in quello stesso anno è stato per due volte tra i pali dell'Under 20 di Nicolato e nel 2023 ha avuto anche la soddisfazione della chiamata in Under 21 di Bollini.