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Il bel gesto di Del Piero: porta pasti ai bimbi dell’ospedale pediatrico di Los Angeles

Gli States e la California sono la seconda casa di Alessandro Del Piero. L’ex numero “dieci” della Juventus s’è resto protagonista di una bella iniziativa: ha chiesto al suo ristorante di cucinare pasti e, assieme ad alcuni membri dello staff, li ha consegnato personalmente al Children’s Hospital di Los Angeles.
A cura di Maurizio De Santis
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Un piccolo gesto ma dall'alto valore simbolico in un momento di grande angoscia per l'evoluzione della pandemia da Covid-19 a livello internazionale. Lo ha fatto Alessandro Del Piero che ha donato pasti gratuiti al Children’s Hospital di Los Angeles. Una bella iniziativa di solidarietà che ha visto l'ex capitano della Juventus scendere in campo in prima persona: assieme ai membri del suo staff "Pinturicchio" s'è recato all'ospedale pediatrico per consegnare i sacchetti contenenti le porzioni cucinate nel suo ristorante "n10LosAngeles".

In America ha chiuso la carriera e negli States ormai vive da anni: l'ex "dieci" bianconero ha scelto la California come una nuova casa per se stesso e la propria famiglia. "Felice di aver portato insieme allo staff di @n10losangeles un piccolo contributo al Children’s Hospital Los Angeles", è stato il commento dell'ex campione del mondo. La sua iniziativa si aggiunge al novero di altre messe in atto da altri giocatori e personaggi del mondo dello sport che in questo periodo hanno investito somme direttamente oppure organizzato raccolte fondi per l'acquisto di materiale sanitario oppure di generi di prima necessità da mettere a disposizione delle famiglie più bisognose.

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La diffusione dei contagi da Covid-19 ha investito il cuore dell'Europa (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale) ed è esplosa anche negli States con cifre drammatiche sia per quanto riguarda il numero delle persone infette sia quelle decedute. Al momento la California fa registrare un totale di oltre 23 mila persone positive al morbo del coronavirus – di queste oltre 3 mila sono attualmente ricoverate (più di 1000 si trovano nei reparti di terapia intensiva) – e 758 morti. È il bollettino dei dati aggiornati allo scorso 13 aprile dal Dipartimento della Salute Pubblica dello Stato.

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