Il Bayern Monaco taglia gli stipendi ai no vax, i giocatori vogliono fare causa al club
Non è un periodo tranquillo per il Bayern Monaco. Il club bavarese sta una situazione di grande tensione a causa dei problemi legati ai calciatori non vaccinati in rosa e nei giorni scorsi ha deciso, dopo un'attenta riflessione, di tagliare i loro stipendi. Si tratta di Joshua Kimmich, Serge Gnabry, Jamal Musiala ed Eric Maxim Choupo-Moting: sono questi i calciatori interessati al provvedimento e che giovedì sono stati informati come i loro stipendi sarebbero stati tagliati per tutta la durata della quarantena, visto che i quattro sono in isolamento dopo essere venuti in contatto con una persona positiva.
Dall'inizio del novembre le società e le aziende in Germania, in base ad una legge del governo, possono anche non corrispondere lo stipendio ai dipendenti che, positivi al Covid oppure in isolamento cautelare/preventivo, hanno deciso di non vaccinarsi. In base a questa nuova regolamentazione chi non si è vaccinato per scelta è come se risultasse assente ingiustificato al lavoro e così si spiega così la sospensione degli compensi mensili fino al loro reintegro nel gruppo squadra.
Secondo quanto riportano i media tedeschi, i giocatori starebbero prendendo in considerazione l'idea un'azione legale contro il club bavarese perché sarebbero rimasti "molto sorpresi" da questo provvedimento e vorrebbero fare causa al Bayern per quello che sta accadendo.
All'interno dell'ambiente del club sei volte campione d'Europa ancora è chiaro perché il quintetto sia ancora così restio a vaccinarsi contro il Covid di fronte all'evidenza scientifica dei vaccini e non riescono a capire il loro scetticismo nei confronti della scienza. La frattura nello spogliatoio appare evidente ma lo è anche nella società tedesca: in Germania il 32% della popolazione non vuole ancora essere vaccinato. Numero altissimo.
Intanto Julian Nagelsmann ha chiesto di non sopravvalutare la situazione:"Non possiamo commettere l'errore di farci condizionare troppo dall'argomento ma sono sorpreso che siamo l'unica squadra in cui accade una cosa del genere". Lo stesso allenatore tedesco si è soffermato sulla situazione attuale all'interno del gruppo e la possibilità che possa creare difficoltà ("Non credo che ci saranno problemi") ma le parole di Thomas Müller ("Se tutti fossimo vaccinati mi sentirei un po' più tranquillo") spiegano bene qual è l'umore all'interno dello spogliatoio del Bayern. Non proprio una situazione semplice.