Il Bayern batte il Lione 3-0 e va in finale di Champions contro il Psg
Fa quel che vuole, quando vuole. È l'impressione che si ha del Bayern Monaco che batte il Lione e si qualifica per la finale di Champions League. Domenica 23 agosto a Lisbona (ore 21) metterà in campo tutta la propria solidità di squadra per fare fronte ai funamboli e alle stelle del Paris Saint-Germain. Germania contro Francia per il predominio del calcio in Europa. Gnabry, Lewandowski e Thiago Alcantara contro Neymar, Mbappé e Di Maria. Flick contro Tuchel, entrambi allenatori tedeschi ma di estrazione differente con l'ex Borussia "svezzato" alla scuola di Jurgen Klopp.
Uno-due micidiale, il Lione va al tappeto in 30′
Il conto alla rovescia è iniziato quando, nella fase cruciale della prima frazione, i bavaresi hanno messo il cappello sulla partita grazie alla doppietta dell'ala destra 25enne (originaria della Costa d'Avorio). Mezz'ora di gioco, undo-due micidiale di Gnabry che dà l'esatta dimensione del Bayern: barcolla in avvio, sorpreso dal dinamismo dei francesi che falliscono con Depay (fuori di poco) ed Ekambi (palo) due occasioni per passare in vantaggio, poi prende il comando delle operazioni e affonda i colpi con cinismo. Lasciando a Lewandowski il compito di finire l'avversario.
Gnabry e Lewandowski, coppia gol più forte in Champions
Ci pensa l'ex di Werder Brema e Arsenal a ricalibrare le distanze: splendido il primo gol, scandito da sinistro potente dal limite dopo aver seminato il panico nella difesa del Lione; da centravanti d'area il secondo quando si limita a un tap-in dopo l'errore sotto porta di Lewandowski. E sarà sempre sull'asse con il polacco che sfiorerà anche il tris. Assieme (15 Lewa, 9 l'ex Gunners) sono riusciti ad accumulare abbasta gol da superare la coppia più prolifica nella storia della moderna Champions League: ovvero, Cristiano Ronaldo (17) e Bale (6) con il Real Madrid (2013/2014). Finita qui? I numeri dicono altro ancora: 23 centri in 45 match complessivi col Bayern, 9 gol in questa edizione della Coppa fanno dell'esterno d'attacco anche uno dei bomber del torneo (davanti a lui ci sono Haaland a quota 10 e il compagno di club a 15).
Thiago Alcantara metronomo del centrocampo tedesco
Bayern letale come il morso di un cobra quando scatta in contropiede e finalizza le azioni ma a centrocampo c'è un calciatore che da solo fa reparto e la differenza. Thiago Alcantara, uomo di lotta e di governo, disegna geometrie e detta il ritmo. È attraverso i suoi piedi che si articola la manovra dei bavaresi, basta dare un'occhiata ai dati tra primo e secondo tempo per intuirlo: maggior numero di tocchi (115) e di passaggi (101, 92 quelli completati), di recuperi (7), di contrati effettuati (6). Cifre statistiche che confermano la sua centralità nel gioco dei tedeschi, anche rispetto a Goretzka apparso più in ombra. E se Davies aveva stupito tutti per come era riuscito a essere devastante contro il Barcellona, il senso tattico del brasiliano ribadisce che per vincere la Champions devi essere di un altro livello. Thiago e questo Bayern lo sono. Prima, però, devono piegare anche il Paris Saint-Germain.