Il Barcellona vuole rigore per il mani di Valverde del Real Madrid: perché arbitro e Var lo hanno negato

Il fallo di mano di Federico Valverde ha provocato le proteste del Barcellona che chiedeva un calcio di rigore per il tocco del calciatore del Real Madrid. L'episodio è avvenuto al 16° minuto della finale di Coppa del Re, quando il risultato era ancora sullo 0-0 (la rete del vantaggio dei catalani di Pedri arriverà dieci minuti dopo) e ha fatto molto discutere.
La dinamica dell'azione: perché il tocco di Valverde non è da rigore
La dinamica dell'azione aiuta a capire cosa è successo e qual è stata l'interpretazione del direttore di gara che ha ritenuto non intenzionale e inevitabile quel contatto. Non c'è stato alcun intervento da parte del Var per il "decisionismo" dell'arbitro, Ricardo de Burgos Bengoetxea, che ha giudicato la legittimità della posizione dell'arto in relazione al movimento che sta compiendo in quella specifica situazione. Nel tentativo di anticipare un avversario, Valverde entra in scivolata ma manca la palla che gli carambola sulla mano sinistra chiusa a pugno e protesa verso il basso. Per il fischietto il braccio del giocatore blancos era spostato naturalmente verso il terreno così da sostenere il corpo e non c'è infrazione da sanzionare anche se non tocca ancora il prato.
Il caso rientra in una delle eccezioni previste dal regolamento
Lo stesso direttore di gara ha fatto un segno inequivocabile, spiegando subito perché ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per assegnare la massima punizione. De Burgos ha mimato di aver visto tutto e che era vicino all'azione. Gli stessi media iberici hanno ricostruito cosa è successo in quel frangente, ritenendo giusta la scelta del fischietto (così come il mancato intervento da parte di Pablo González Fuertes in cabina di regia).

La palla colpisce sì la mano mancina di Federico Valverde ma non è abbastanza per concedere un tiro dagli undici metri perché si tratta del braccio d'appoggio: in buona sostanza, sta cadendo e non c'è alcuna intenzione di stoppare la sfera. Questo è ciò che prevede il regolamento, anche se la sua mano non è direttamente a contatto con il terreno di gioco. Il caso rientra in una delle eccezioni previste dal regolamento relativamente alla regola sui falli di mano, tra cui anche: quando il pallone proviene dalla testa o dal corpo del calciatore stesso; quando le mani/braccia sono posizionate vicine al corpo o comunque in una posizione naturale, che non ne aumenta il volume.