Il Barcellona non può registrare Lewandowski e gli altri acquisti: non tornano 150 milioni
Il Barcellona è stato sicuramente il club che ha risentito più di tutti dei danni economici provocati dalla pandemia mondiale. Il ritorno alla normalità ha portato i catalani a ritrovarsi un buco di debiti da 1,3 miliardi di euro che è stato comunque frutto anche di una gestione scellerata dei conti nella precedente gestione. Il presidente Laporta ha dunque dovuto studiare un piano finanziario preciso, mirato, fatto di sacrifici e rinunce ma senza che la squadra si indebolisse.
Ecco perché in tanti si sono chiesti come abbia fatto il Barcellona, indebitato in questo modo, a riuscire a completare un mercato comunque importante fatto di acquisti mirati e di grosso spessore. Da Kessié a Christensen passando per Raphinha fino ad arrivare a Lewandowski, il Barcellona solo per il polacco ha speso 45 milioni di conguaglio, 5 milioni di bonus a cui aggiungerne altri 10, per un totale di 60 milioni di euro potenziali solo per il trasferimento.
Poi c’è lo stipendio del calciatore, pari a 9 milioni, per un totale di 36 milioni netti nel quadriennio previsto dal contratto, pari a circa 70 milioni lordi più le commissione al suo agente Pini Zahavi e la sua commissione intorno ai 20 milioni di euro. Il che significa un'operazione da 150 milioni di euro. Il Barcellona però, secondo la Liga, prima di fare acquisti avrebbe dovuto ripianare un buco da 144,35 milioni.
Ogni società può comunque, secondo l'articolo 100 del regolamento, spendere il 25% guadagnato in quella sessione di mercato attraverso cessioni o altri risparmi. Ogni 10 milioni di spazio liberato si potrà investire 2,5 milioni sul mercato in quello stesso anno. Ed è così che sta operando il Barcellona che però non ha ancora trovato il parere positivo della Liga per poter registrare gli altri acquisti effettuati.
A 10 giorni dall'inizio della stagione infatti, il rischio è che i catalani non possano avere a disposizione i giocatori già acquistati proprio per via della mancanza di spazio sufficiente per poterli registrare. Oltre alle cessioni, per ripianare i debiti, il Barcellona ha fatto ben tre operazioni consegnate nelle mani della Liga: vendita del 10% dei diritti televisivi a Sixth Street, vendita del 15% di altri diritti televisivi sempre a Sixth Street e vendita del 24,5% dei Barça Studios a Socios.com per poter tesserare i nuovi acquisti. Ma potrebbe non essere ancora sufficiente.
In attesa di capire se la cessione di De Jong per 89 milioni di euro al Chelsea o al Manchester United vada in porto, la Liga avrebbe ancora 150 milioni di passivo del Barcellona da dover smaltire per consentire di poter tesserare i propri acquisti. Ecco perché il consiglio di amministrazione del Barcelona ha approvato l'attivazione di una quarta misura economica se è necessario che consenta l'attivazione totale del "fair play" finanziario consentito dalla lega spagnola. Se venisse effettuata questa operazione, sarebbero assicurate le iscrizioni di Lewandowski, Koundé, Raphinha, Christensen e Kessie, oltre ai rinnovi di Dembélé e Sergi Roberto.
Secondo Mundo Deportivo il Barcellona avrebbe così dato il via libera a vendere un ulteriore 25% del Barça Studios per circa 100 milioni di euro se LaLiga non consentirà la registrazione dei nuovi acquisti. Con sconti sui rinnovi dei giocatori con ingaggi pesanti e soprattutto la cessione di De Jong o un altro giocatore, si arriverà a ripianare anche i restanti 50 milioni di euro che consentiranno al Barcellona di mettere a segno i colpi di mercato effettuati. Ad oggi è dunque questa la situazione e dal Barcellona tra presidente e dirigenza continuano a professare calma fiduciosi che alla fine in tempo utile riusciranno comunque a farcela per sistemare tutto.