Il Barcellona ha un problema con il pressing (e con Lionel Messi)
Il Barcellona ha battuto per 2-1 la Dinamo Kiev nell'ultima partita di Champions League ma l'esito del match è ben altra cosa rispetto alla prestazione offerta dai blaugrana. Si è trattato di una vittoria sofferta sia per l'incapacità dei catalani di chiudere il match sia per il calo di concentrazione e d'intensità clamorosi. Ecco perché, nonostante il vantaggio per 2-0, la squadra di Koeman ha rischiato grosso nella fase più calda della partita: incassata la rete a un quarto d'ora dalla conclusione dell'incontro, è rimasta in balia delle azioni degli ucraini.
Inaccettabile per una formazione che ambisce a vincere il trofeo. Paradossale perché la caratteristica del Barcellona è sempre stata far ‘scomparire il pallone' e intrappolare gli avversari con la capacità di dominare, addormentare, cucire il gioco e affondare il colpo. Non è un caso che il migliore in campo sia stato il portiere, ter Stegen, che ha messo al sicuro risultato e successo.
Cosa è accaduto? Il motivo è semplice. Il Barcellona corre poco e male. Non fa pressing, non fa sentire il fiato sul collo degli avversari, non chiude gli spazi, non soffoca la manovra della squadra che lo fronteggia. Anzi, concede pure fin troppi metri, opportunità, agio di controllare palla e smistare il gioco. "Abbiamo rallentato e avuto non pochi problemi per controllare la partita – ha raccontato Koeman nel dopo gara -. Il problema è che a volte non puoi spingere. E il pressing va fatto di squadra".
C'è un breve video pubblicato su Twitter che lascia alle immagini la facoltà di spiegare questa situazione. La clip fa riferimento all'atteggiamento di Lionel Messi che gioca da fermo, non esibendo le proprie qualità di funambolo ma le pecche di un calciatore indolente. L'argentino è nei pressi del cerchio di centrocampo quando un avversario riceva palla, si guarda intorno e avanza palla al piede. La Pulce è lì ma nulla fa per ostacolarlo o mettergli pressione: lo guarda, cammina, lo lascia andare.. Pazzesco
