Il Barcellona festeggia, ma c’è un grande assente: un giocatore simbolo non si presenta alla parata
Domenica sera il Barcellona ha festeggiato la vittoria del suo ventisettesimo campionato: la matematica è arrivata in occasione del derby contro l'Espanyol, accompagnata dalle tante polemiche nel finale per la festa dei giocatori sul campo degli avversari. Xavi aveva accumulato un ampio margine, in una cavalcata dove i suoi ragazzi sono stati assoluti dominatori della Liga. E ieri tutti i protagonisti del trionfo hanno sfilato per le strade della città, acclamati dai tifosi che però hanno notato un'assenza importante sul bus che trasportava la squadra.
Mancava infatti un giocatore, simbolo del Barcellona degli ultimi anni: si tratta di Gerard Pique, diventato ormai ex giocatore dopo il ritiro dalle scene avvenuto lo scorso novembre. Lo spagnolo nel frattempo ha intrapreso una fortunata carriera come imprenditore ed è impegnato nella gestione della sua Kings League, la particolare lega di calcio a 7 che spopola sul web. In questa stagione ha comunque giocato otto partite con la maglia blaugrana e tecnicamente si è laureato anche lui Campione di Spagna proprio come il resto della squadra.
Nell'ultima conferenza stampa prima del derby Xavi (ex compagno di squadra diventato poi allenatore) ha confermato di aver invitato Pique alla festa che si sarebbe tenuta dopo la vittoria del titolo: "Abbiamo riflettuto sulla questione e inviteremo Gerard in modo che possa festeggiare il titolo, è un caso particolare perché si è ritirato". L'invito pubblico non è stato raccolto dall'ex giocatore che non si è presentato a Barcellona per celebrare questo momento con tutta la squadra.
Non un messaggio, un video o un post di congratulazioni sui social: l'unica interazione di Pique è un retweet del post condiviso dalla società su Twitter, senza nessun commento in aggiunta. Il difensore ha detto addio al calcio giocato e a Barça alla fine dello scorso anno, diventando protagonista di un grande e commovente tributo al Camp Nou che è stato la sua casa per 14 lunghi anni.
A quanto pare i rapporti con il club si sono raffreddati, al punto da ignorare totalmente l'invito a partecipare alla festa. D'altronde lo spagnolo avrebbe avuto tutto il diritto di salire sul bus assieme ai suoi compagni, viste le presenze accumulate nella prima parte di questa stagione prima di appendere le scarpette al chiodo. Il suo comportamento è stato diametralmente opposto a quello di Neymar che ha sfruttato il suo giorno libero per lasciare Parigi e partecipare alla parata per le strade della città.