Il Barcellona affonda il Real Madrid di Ancelotti: manita storica nel Clasico di Supercoppa spagnola
Il Barcellona asfalta il Real Madrid con un pesantissimo 5-2 nella finalissima della Supercoppa di Spagna 2025 di scena in Arabia Saudita. Sconfitta pesantissima per la squadra di Carlo Ancelotti che dopo esser andata in vantaggio con il gol di Mbappé è poi stata travolta dai blaugrana che, trascinati da un Lamine Yamal e un Raphinha in forma straripante, hanno annichilito la retroguardia dei Blancos apparsa in confusione dal primo all'ultimo minuto di gioco.
Ed è stato proprio il gran gol del talento 17enne, arrivato al termine di una pregevolissima azione personale seguita ad una geniale intuizione di Lewandowski, che ha difatti scatenato la furia degli uomini di Hansi Flick.
Tra la parte finale del primo tempo e l'inizio del secondo tempo il Barça impartisce una severissima lezione agli storici rivali con il rigore trasformato dal centravanti polacco, la doppietta di Raphinha e la rete di Balde, che hanno fatto sì dopo appena tre minuti dall'inizio della ripresa il risultato sul maxi schermo del King Abdullah Sports City di Jeddah recitasse addirittura un umiliante 5-1 in favore dei catalani che avevano già dunque ipotecato la vittoria della Supercoppa. Un successo che nemmeno l'espulsione di Wojciech Szczesny (che ha steso in uscita Mbappé lanciato a rete) e la rete del 5-2 siglata da Rodrygo sul conseguente calcio di punizione (con la complicità di un Inaki Pena, entrato a freddo, che si è lasciato beffare sul palo di sua competenza) ha mai messo in discussione.
Anche in dieci uomini infatti il Barcellona ha mostrato una grande maturità riducendo ovviamente la propria produzione offensiva (con Flick che ha richiamato in panchina quei Lamal, Gavi e Raphinha che fin lì avevano trascinato i suoi) limitando però, con una grande applicazione tattica, il tentativo di reazione messo in campo dagli uomini di Carlo Ancelotti. Dopo lo 0-4 rimediato nell'ultimo Clasico in Liga dunque il Real Madrid esce ancora una volta con le ossa rotta dal confronto con gli storici rivali catalani che questa volta, oltre alla soddisfazione per la vittoria, escono dal campo anche con un trofeo da mettere in bacheca, il primo con Hansi Flick in panchina.