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Ihattaren è sparito, il mistero ha una data di scadenza: “Dal 1° gennaio tutto può cambiare”

Cosa è successo a Ihattaren e che fine ha fatto? Voci di una presunta crisi esistenziale e di voler appendere le scarpette al chiodo, che non trovano conferme in Olanda, spiegano che quest’atteggiamento da ‘ribelle e desaparecido’ abbia una ragione nella morte del padre avvenuta nel 2019. La Samp, che lo ha rilevato in prestito dalla Juve, non ha notizie di lui. Chi lo conosce da vicino aggiunge un altro motivo per fare luce sulla questione.
A cura di Maurizio De Santis
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Cosa succede a Mohamed Ihattaren? La Sampdoria non ha più notizie del calciatore che nell'estate scorsa la Juventus ha rilevato dal Psv Eindhoven per la somma di 1.9 milioni di euro più 2 in bonus (contratto quadriennale) e girato in prestito al club ligure per un anno. A occuparsi dell'operazione fu Mino Raiola ma è un suo uomo di fiducia (José Fortes Rodriguez) a seguire le vicende del calciatore da anni. Genova doveva rappresentare la porta d'ingresso in Serie A, la piazza dove farsi le ossa nel campionato italiano, la vetrina dove mettere in luce il talento invece s'è trasformata in un calvario. Qualcosa è andato storto e la situazione personale del giovane calciatore olandese (19 anni) resta un mistero.

Non è chiaro perché sia sparito dall'Italia tornando in Olanda e la stessa società blucerchiata, nonostante il tentativo di stargli accanto predisponendo anche un programma di allenamenti personalizzati, non sa cosa fare. Né ha più notizie di lui. Ihattaren non ha giocato nemmeno un minuto finora: nelle statistiche è annoverato solo per una convocazione (è rimasto in panchina) che risale al 12 settembre scorso per la gara con l'Inter. Ma in rosa è come avere una casella mancante e, soprattutto, un elemento preoccupante per lo stile di vita poco professionale. Possibile che a gennaio – in occasione della finestra invernale di mercato – vada via anticipando di 6 mesi la partenza prevista a fine stagione. Ipotesi plausibile, alla luce della sua condizione.

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Voci di una presunta crisi esistenziale e di voler appendere le scarpette al chiodo, che non trovano conferme in Olanda (ne dà notizia il giornalista Rik Elfrink, che segue le vicende del Psv), spiegano che quest'atteggiamento da ‘ribelle e desaparecido' abbia una ragione nella morte del padre avvenuta nel 2019. Da allora il ragazzo, che aveva nel genitore un punto di riferimento importante anche per le scelte di carriera, sembra aver perso la bussola.

Chi lo conosce da vicino, invece, aggiunge un altro tassello per fare luce sulla questione: la realtà è che non vorrebbe tornare alla Sampdoria, un'esperienza che – al netto dei problemi d'inserimento dovuti alla lingua e di altri intoppi – non gli piace e dove non si sentirebbe adeguatamente valorizzato. Ecco perché lo stesso Elfrink ammette che "dal 1° gennaio tutto può cambiare". Dove andrà? È un azzardo anche solo pensarlo.

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