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Iervolino chiarisce la nota della curva salernitana: “Chi tifa Napoli può esporre ciò che vuole”

Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, ha chiarito una volta per tutte la nota della curva sud granata sui festeggiamenti Scudetto del Napoli in città. Il patron dei granata parla di equivoco: “Se c‘è un tifoso napoletano a Salerno può assolutamente tifare con orgoglio ed esporre quello che vuole”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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"Ognuno festeggi a casa sua". Una frase che ancora rimbomba in questi giorni e che era scritta in evidenza nel comunicato pubblicato dalla curva sud Siberiano della Salernitana e che invitava coloro i quali tifassero Napoli nella città di Salerno, di festeggiare lo Scudetto a casa propria. Un invito che è sembrato quasi un'imposizione e che di certo ha trovato pareri discordanti nelle ultime ore. L'atavica rivalità tra le due squadre che rappresentano la Campania in Serie A è nota a tutti, ma nessuno pensava che si dovesse arrivare a fare questa precisazione. Qualcuno parla di "provincialismo" mentre altri sulle community di tifosi appoggiano il comunicato della Salernitana che invitava a non esporre bandiere o altro sui balconi proprio nel nome del rispetto della squadra granata.

"Al raggiungimento dello Scudetto del Napoli dovrà farla da padrona il rispetto nei confronti della città e di tutti i tifosi della Salernitana, ciò si dimostra riponendo eventuali sciarpe e bandiere azzurre nel cassetto e non certo sui balconi di Salerno". Estrapolando queste parole anche il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, era intervenuto in un'intervista a ‘Il Mattino' sottolineando come una parte di quel comunicato fosse assolutamente giusta: "Si può rispettare e plaudire, ma certo non festeggiare – disse a proposito dello Scudetto del Napoli – Quindi per me quel comunicato esprime una cosa che trovo giustissima. Avete mai visto che una squadra di calcio festeggia con bandiere la vittoria di un'altra squadra?". Oggi nel corso di un'intervista Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, il presidente granata ha provato a chiarire parlando di equivoco nelle sue parole: "La squadra, la città e lo stadio sono il tempio per i tifosi".

L'esultanza di Danilo Iervolino sotto la curva Sud granata a seguito della miracolosa salvezza dello scorso anno.
L'esultanza di Danilo Iervolino sotto la curva Sud granata a seguito della miracolosa salvezza dello scorso anno.

Iervolino tenta di spiegare come le sue parole delle precedente intervista fossero state frutto di un malinteso spiegando dunque al meglio la sua riflessione sull'argomento: "Va detto che ci sono rapporti cordiali tra le tifoserie di Napoli e Salerno – ha detto – Nel comunicato si ribadiva il sogno di una città, quella di Salerno di raggiungere la salvezza e tifosi salernitani chiedevano ad ognuno festeggiare in casa propria, ma il comunicato è rivolto ai salernitani". Iervolino a questo punto cerca di riportare la calma: "Se c‘è un tifoso napoletano a Salerno può assolutamente tifare con orgoglio ed esporre quello che vuole, magari non allo stadio, nel tempio della Salernitana – continua – Il comunicato andava a rispondere forse a questo eccesso che voleva che nel proprio tempio si potesse festeggiare il risultato di un’altra squadra".

Iervolino al fianco di Paulo Sousa, allenatore della Salernitana.
Iervolino al fianco di Paulo Sousa, allenatore della Salernitana.

Il presidente della Salernitana ribadisce con forza la sua mission principale di cercare di creare un ponte tra Napoli e Salerno affinché anche le due squadre vadano di pari passo per il bene del Sud Italia: "Le polemiche e gli isterismi non servono a nulla e non mi sembra che squadre vicine che posano giocarsi un derby come Roma e Lazio o Milan e Inter abbiamo rapporti così cordiali come i tifosi di Napoli e Salerno – ha continuato –  Il comunicato non ha toni minacciosi o violenti e non è rivolto ai tifosi del Napoli che vivono a Salerno, così credo vada interpretata. Così come i tifosi del Napoli che vivono a Salerno possono esporre la bandiera fuori al proprio balcone, il tifoso della Salernitana che vive a Napoli può esporre la sua bandiera, il calcio è bello così". Iervolino conclude: "Sono una persona molto meridionalista e dal primo giorno ho chiesto un ponte, ma sono anche d’accordo col fatto che bisogna rispettare il culto della propria città quando si va allo stadio".

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