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Ibrahimovic riceve il Tapiro d’Oro dopo l’eliminazione del Milan dalla Champions: “Conceiçao resta, sta facendo bene”

Zlatan Ibrahimovic ha ricevuto il Tapiro d’Oro dopo l’eliminazione del Milan in Champions League per mano del Feyenoord: “Conceição resta? Sta facendo bene”.
A cura di Vito Lamorte
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Zlatan Ibrahimovic ha ricevuto il Tapiro d'Oro dopo l'eliminazione del Milan in Champions League per mano del Feyenoord. Valerio Staffelli ha consegnato il ‘premio' al Senior Advisor di RedBird per la nona volta e queste sono le parole dell'ex attaccante rossonero: "Siamo delusi e arrabbiati, il Tapiro è meritato".

Ibra ha proseguito così il suo intervento: "Non è stato un momento positivo. Ieri è mancata maturità, ma ora l’obiettivo è rimanere uniti come gruppo per il campionato e la Coppa Italia".

In merito al futuro di Sergio Conceiçao, che non sembra saldissimo sulla panchina del Milan in vista del prossimo futuro, Zlatan ha risposto: "Conceição resta? Sta facendo bene. Quando è arrivato le cose sono cambiate. Non siamo ancora al cento per cento, ma stiamo migliorando. Ha la nostra piena fiducia".

Ibrahimovic difende Theo Hernandez e poi fa autocritica

Fabio Capello punta il dito contro Theo Hernandez come principale imputato per l’eliminazione del Milan dalla Champions League per mano del Feyenoord ma Ibrahimovic lo difende. L'ex allenatore rossonero è convinto che l'espulsione del terzino francese ha condizionato la partita: "Il rosso è giusto. Zlatan, Theo è uno che si tuffa e si butta sempre e stavolta ha trovato un arbitro giusto e severo che l'ha ammonito per la seconda volta. La cosa peggiore è la bambinata che ha fatto nel primo tempo quando ha preso il primo giallo”.

Ascoltate queste parole dallo studio di Sky, il senior advisor di RedBird ha risposto così e ha difeso il suo calciatore: “Si tuffa sempre? Queste situazioni quando succedono non si può dire se sono giuste o no, non penso che sia un attore, fa il suo gioco, fa il meglio che può. Queste cose succedono in campo, non è che la cercasse”.

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Poi l'ex attaccante rossonero ha fatto autocritica ed è tornato sui suoi passi sia in merito a Theo che sull’arbitro: "Siamo arrabbiati con noi stessi, non è che l’avversario sia stato più forte di noi e non ce l’abbiamo con l’arbitro o con Theo. Ci siamo ammazzati da soli. Non ci sono scuse, non è colpa di qualcun altro. I rossi succedono, in campionato contro l’Empoli abbiamo preso un’espulsione ingiusta, succedono queste cose”.

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