Ibrahimovic racconta il viaggio in moto verso Sanremo: “Come un film, ma non si doveva sapere”
"Questa storia sembra un film": è il pensiero che ha accompagnato Zlatan Ibrahimovic verso l'interno del teatro Ariston di Sanremo nella serata di ieri, dopo il rocambolesco viaggio verso il palco del Festival. I fatti sono ormai noti: Ibra, bloccato dal traffico congestionato in Liguria, è stato accompagnato a Sanremo da un motociclista fermato sul momento. Circa 60 chilometri in scooter, percorsi per lo più in autostrada, per arrivare al teatro in tempo utile e affiancare Amadeus negli interventi previsti dalla scaletta. Una vicenda talmente surreale da non sembrare vera, come lo stesso Zlatan ha raccontato in conferenza stampa a Sanremo.
"Siamo stati fermi tre ore in macchina, mi sono detto ‘Ama senza Ibra non ce la fa’. Esco dalla macchina e trovo il motociclista, poi conoscete la storia. Mi sono detto: faccio questo filmato altrimenti non mi crederà nessuno. Ma non si doveva sapere: c'erano solo due persone che sapevano. Nel caso fosse successo qualcosa in autostrada, doveva uscire un’altra storia".
Come già anticipato dallo stesso Franco, il motociclista che ha salvato in qualche modo il Festival, Ibra ha proposto di mettersi alla guida.
“Siamo partiti e ho notato che non guidava bene. Gli ho detto: ‘Guido io, così io non avrò paura e tu non avrai responsabilità’. Ma mi ha risposto no. Arrivati all’Ariston mi ha chiesto se potevamo fare una foto, ma c’era Amadeus che mi aspettava. Lui mi fa: ‘Ti devo dire una cosa, non avevo mai guidato in autostrada, ero sotto stress’. E gli ho detto: ‘Hai fatto un buon lavoro’”.
Dietro le quinte Ibrahimovic ha impiegato qualche minuto per ricomporsi prima di uscire sul palco. L'attaccante del Milan ne approfitta per ringraziare lo staff del Festival.
"Ringrazio tutti perché mi hanno dato tempo per calmarmi. Avevo ancora freddo e troppa adrenalina. Quando poi sono entrato sul palco, l’ho già detto: non è il mio mondo. Ma mi sembra di giocare nella stessa squadra di Amadeus da 20 anni. Mi dice solo divertiti, non mi mette pressione".
Il rischio legati alla situazione non hanno sfiorato Ibrahimovic nei secondi in cui ha deciso, d'istinto, di chiedere un passaggio verso Sanremo.
"Non c’era tanto tempo per pensare. Ero in ritardo e non mi piace quando succede, perché sono in professionista. Nella mia vita non ho mai avuto paura di rischiare. Lui aveva la mascherina, ce l’avevo anche io. Ma tutto è andato bene, così avete qualcosa da scrivere".