Ibrahimovic prende parola nello spogliatoio prima di Verona-Milan: discorso da brividi
Ci sono vittorie che valgono più di 3 punti, e quella ottenuta dal Milan sul campo del Verona è sicuramente una di queste. Il 3-1 del Bentegodi ha permesso ai rossoneri di riprendersi la vetta della Serie A, e scavalcare nuovamente l'Inter quando mancano ormai due giornate alla fine del campionato. Il gruppo è compatto e tutti remano forte nella stessa direzione con l'obiettivo di regalarsi il sogno Scudetto. Ognuno sta cercando di dare il proprio contributo alla causa, in campo e fuori. Fondamentale in quest'ottica il ruolo di Zlatan Ibrahimovic, uno che di vittoria se ne intende.
Contro il Verona, il classe 1981 ha collezionato solo sei minuti. Pioli lo ha gettato nella mischia nel finale, sul risultato di 2-1 con l'obiettivo di garantire al Milan esperienza, e la possibilità di contare su un calciatore capace di tenere palla e guadagnare magari calci piazzati e di conseguenza minuti importanti. Missione compiuta, visto che solo due minuti più tardi Florenzi ha trovato la rete che ha chiuso il discorso. Non male dunque per lo svedese che negli ultimi tre match, contro Lazio, Fiorentina e appunto Verona è stato sempre utilizzato nella stessa maniera, rivelandosi quasi un talismano per un Milan che proprio nel finale è riuscito sempre ad ottenere la vittoria.
Di certo non scopriamo oggi, l'importanza di un giocatore come Ibrahimovic che anche in una stagione come questa, condizionata dai tanti infortuni, ha trovato il modo di rivelarsi decisivo. I minuti in campo sono stati inferiori rispetto al passato, situazione anche fisiologica alla sua età ormai non più giovanissima. Nonostante questo però Zlatan ci ha sempre messo lo zampino, e non solo sul terreno di gioco. Il suo carisma, è tornato utilissimo ad un Milan che giornata dopo giornata ha alzato sempre più l'asticella. Incoraggiamento costante ai compagni in campo, sia in allenamento che durante le partite, e soprattutto negli spogliatoi.
Un vero e proprio totem per il gruppo, che ha un punto di riferimento costante oltre a Stefano Pioli, capace di fare la differenza anche quando non gioca, o gioca poco. Un esempio è rappresentato proprio dalla trasferta del Bentegodi, con Ibra che a causa dei problemi al ginocchio, ha potuto collezionare solo pochi minuti preziosi nel finale. Il suo "gol" però alla fine lo ha segnato comunque, come? Con il discorso alla squadra negli spogliatoi prima del fischio d'inizio.
Poche parole ma incisive quelle dello svedese, svelate da Stefano Pioli in conferenza stampa dopo la vittoria, a toccare le corde giuste del gruppo: "Ibrahimovic ha detto una cosa bellissima: ‘Del Milan tutti si ricordano chi ha vinto Scudetti e Champions League, quindi se vogliamo farci ricordare abbiamo tre partite'". I minuti in campo dunque non contano per Ibra, capace di ritagliarsi un ruolo decisivo ormai anche nelle vesti di motivatore e leader.