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Ibrahimovic parla per la prima volta da dirigente del Milan: la verità su Conte, Zirkzee e l’Inter

Zlatan Ibrahimovic non si è nascosto, come suo salito, ed ha spaziato a tutto campo parlando di Zirkzee, che potrebbe essere il nuovo centravanti del Milan, di Antonio Conte e anche dell’Inter.
A cura di Alessio Morra
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Zlatan Ibrahimovic è stato un fiume in piena. Non si è nascosto, non ha eluso nessuna domanda e dopo aver annunciato ufficialmente quello che tutti sapevano e cioè l'ingaggio del portoghese Paulo Fonseca come nuovo allenatore del Milan ha risposto a una sfilza di domande e ha parlato anche di Antonio Conte, che non è mai stato preso in considerazione dal club, di Zirkzee, che è un obiettivo di mercato dichiarato, e dell'Inter, ma anche del suo ruolo, che in pochi mesi gli ha fatto venire già i capelli grigi.

Il Milan non ha mai pensato a Conte

Pioli è stato ringraziato e celebrato con tutti gli onori da Ibrahimovic, che ha spiegato perché stato scelto Fonseca preferito a Lopetegui, che non piaceva ai tifosi. A Ibra è stato chiesto come mai il Milan non ha puntato su Conte, e lo svedese ha spiegato candidamente che non è mai stato preso in considerazione il tecnico del Napoli: "Conte? Non abbiamo discusso di lui, seguendo i nostri criteri non è quello che cercavamo, naturalmente con tutto il rispetto che è un grande allenatore. Il nome di Conte non è mai uscito, considerato quello che già abbiamo il meglio è Paulo Fonseca".  

La trattativa di mercato per Zirkzee

Oltre a Pioli, il Milan lo ha lasciato anche Olivier Giroud, che per ora ha lasciato un vuoto. Perché il Milan sta cercando un centravanti. Il numero 9 per eccellenza serve ai rossoneri, che secondo radiomercato stanno seguendo da tempo Joshua Zirkzee. La trattativa, però, al momento non è decollata. Ibra sul calciatore del Bologna ha detto: "Il nostro mercato sarà più mirato. Ci serve un numero 9. C'è Jovic, ma ne serve un altro. Zirkzee? Lui è forte, non è un segreto, ha potenzialità, arriva dalla scuola olandese, non so se è un altro Ibra. Di sicuro non voglio fare paragoni".

Poi sibillino ha aggiunto: "Noi non facciamo beneficienza". La trattativa per Zirkzee pare stia vivendo una fase di stallo. La partita sarà lunga.

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I sentimenti di Ibra dopo la seconda stella dell'Inter

Successivamente gli è stato chiesto se prova un senso rivalsa verso l'Inter, che ha vinto lo scudetto lo scorso aprile ed ha conquistato soprattutto la seconda stella: "Soffrire non lo so, non soffro mai. Mi carico e mi dà più fame di fare meglio. Non guardo altre squadre, un perdente lo fa: il Milan guarda se stesso. Ti dico la verità non mi tocca, la parola soffrire mi sembra per un perdente non per un competitivo. Qua parli con un vincente, mi dà fame e benzina per fare di più".

Il ruolo di Ibrahimovic nel Milan

L'ex attaccante ha poi parlato del suo ruolo, che è ben definito. Ibra non è un dipendente del Milan, non è un direttore sportivo. Lavora a stretto contatto con Furlani e Moncada ed è un dipendente della Red Bird: "Il mio ruolo è semplice, la mia responsabilità è il Milan, collaboro con Moncada e Furlani, da Casa Milan a Vismara sono dovunque, ma non è uno one-man-show, perché ognuno ha una sua responsabilità".

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