Ibrahimovic: “Milan, per vincere lo scudetto bisogna trovare il coraggio di sognarlo”
La sfida di Marassi è alle porte, per il Milan capolista in Serie A. Dopo la frenata di San Siro contro il Parma, i rossoneri di Stefano Pioli sono chiamati al pronto riscatto per difendere il 1° posto dal ritorno di tutte le avversarie che nell'ultimo turno hanno grattato via due punti pesanti. Ma ancora una volta i ragazzi di Pioli dovranno scendere in campo senza il loro leader indiscusso, Zlatan Ibrahimovic dovendo dimostrare che l'inerzia dell'effetto Ibra non si stia esaurendo con il trascorrere delle partite.
Ibrahimovic farà di tutto per essere presente, almeno in panchina, per rilanciare il suo carisma ai compagni durante il match. Meglio se riuscisse addirittura ad entrare in campo, ma lo staff medico in accordo con il tecnico sa perfettamente che è meglio prevenire invece di curare e riaverlo solamente se le condizioni fisiche lo garantiranno. Al di là della voglia c'è da fare il conto con un fisico vicino ai 40 anni e logorato da stagioni da protagonista: perdere ancora per altro tempo Zlatan sarebbe più grave che perdere una gara sul campo.
Pioli deciderà all'ultimo mentre Zlatan già è tornato a tuonare. In occasione della premiazione ai ‘Gazzetta Sport Awards" nella categoria ‘Legends' lo svedese ha ribadito la sua filosofia in rossonero, togliendo l'ultimo velo e parlando espressamente dell'obiettivo più importante: lo scudetto. "Sto provando di tutto per tornare il prima possibile, mi alleno duramente. Dopo i 30 anni bisogna raddoppiare i sacrifici e l'impegno ma la mia filosofia è sempre la stessa. Quando lavori duro poi ti torna tutto indietro".
Poi, il messaggio diretto alla società e ai compagni. Lo sprone non manca così come l'ambizione di chi ha vinto tanto, non vuole smettere e sa che si può tornare ad alzare le braccia al cielo: "Il Milan deve crederci, la società e i compagni. Abbiamo il diritto di sognare lo scudetto. Dobbiamo trovare il coraggio di volerlo, senza aver paura. Mai mollare, credere in se stessi e puntare in alto. So di poter dare carisma al gruppo. Chi è tornato indietro spesso ha fallito, non riuscendo due volte a esprimersi allo stesso livello. Per me anche questa è una sfida da vincere".