Ibrahimovic: “Juve simbolo della Serie A. Ancelotti? Sarebbe bello essere allenato da lui”

Questa è stata una giornata importante per Zlatan Ibrahimovic perché a Malmoe, la sua città natale, è stata inaugurata una statua a lui dedicata. Dopo essersi concesso a tifosi e fotografi il bomber ha rilasciato un'intervista a Sky Sport in cui ha parlato del suo futuro, della Serie A, del Milan, della Juventus e pure di Carlo Ancelotti.
La gioia di Ibra per la statua
Felicissimo per la statua il bomber ha detto di sperare che il monumento sia preso a esempio da chi parte dal basso. Lui ha faticato molto per diventare quello che è diventato, lavorando e credendo in se stesso ha fatto incetta di titoli, e segnato a raffica:
Sono molto contento e onorato, non sembra reale ma lo è. Ho fatto qualcosa in carriera e significa che ho lasciato una traccia dietro di me che sta lì per sempre e questa è la cosa più bella. Ci sono giocatori che vincono trofei, altri a cui dedicano le statue: io ho vinto trofei e ho anche una statua Se ho potuto fare io tante cose, vuol dire che le possono fare tutti. Non sono più speciale di qualcun altro, siamo tutti uguali e da dove arrivi non è importante. Che non ci si senta i benvenuti non è importante. Basta credere in sé stessi, avere grande voglia e lavorare, poi il successo arriva per tutti in un modo o in un altro.
Ibra e i playoff della MLS
L'attaccante svedese ora tornerà negli Stati Uniti dove stanno per iniziare i playoff della MLS. Ovviamente vuole vincere con i Los Angeles Galaxy Ibrahimovic, che è in scadenza di contratto. Lui non si vuole ritirare e non sa ancora cosa farà nella prossima stagione:
Il contratto finirà a dicembre e cosa succederà oltre quella data non lo so ancora. Speriamo di vincere. Negli Stati Uniti c’è un altro sistema, funziona in un altro modo e non è solo un campionato ma bisogna entrare nei playoff e lì si vince o si perde, una partita alla volta.
Juve, Milan e la Serie A
La Juventus è sempre la squadra più forte in assoluto, anche se l'Inter, grazie a Conte, è cresciuta moltissimo. Ibra è rammaricato per il Milan che deve investire e comprare grandi giocatori se vuole tornare ai fasti di un tempo, tutto dipende dalla società:
Al 100%, lo sento da come gioco: faccio ancora la differenza. In Italia e in tutti paese. Se posso venire in Italia non vedo il problema, faccio meglio di quanto facciano quelli che ci sono ora. Secondo me la Juventus sta facendo grandi cose, è il simbolo del calcio italiano per la squadra e i calciatori che hanno. Anche l’Inter sta facendo grandi cose con un grande allenatore, stanno spingendo molto. Le altre squadre stanno provando qualcosa ma non sono ancora a livello della Juve e più staccata c’è l’Inter secondo me. Mi dispiace tanto per il Milan, per me deve essere un top club per risultati e per investimenti, con i migliori giocatori del mondo. Ma al momento non è così. Si devono fare investimenti. Tutto arriva dalla proprietà. Se non si fanno investimenti non si va da nessuna parte: la qualità non è gratis.
Ancelotti e il Napoli
Recentemente Ibra ha detto che gli piacerebbe essere allenato nuovamente da Ancelotti, che guida il Napoli. Per il tecnico emiliano Ibrahimovic ha solo parole meravigliose:
Ho un bel rapporto con Carlo, è un grande allenatore ma soprattutto è una grande persona. Ho avuto la fortuna di conoscerlo come uomo e di lavorarci insieme, mi dispiace che sia durato solo un anno, lo avrei voluto il maggior tempo possibile perché stavo vivendo un ottimo periodo della mia carriera e secondo me lo era anche per lui.