Ibrahimovic fa le interviste al posto di Conceiçao colpito da un lutto: “Per lui era come un papà”
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Sergio Conceiçao non si presenta in tv per le interviste dopo la vittoria del Milan contro il Verona. C'è Zlatan Ibrahimovic al suo posto ma non vi sono retro-pensieri né strani movimenti in atto: il tecnico portoghese resta al suo posto, sta bene e non ha alcun problema. La sua assenza è motivata da altro. Ha scelto di non parlare in seguito al grave lutto che lo ha toccato personalmente: la morte dell'ex presidente del Porto, Jorge Pinto da Costa. "Era come un papà per lui", dice lo svedese che chiarisce perché non c'è l'allenatore.
Perché Pinto da Costa era "come un papà" per Conceiçao
Il decesso di Pinto da Costa lascia un segno profondo nella comunità dei ‘dragoni'. È stato al timone del club dal 1982 al 2024 e sotto la sua guida sono arrivati 68 titoli tra cui spiccano due Coppe dei Campioni/Champions, altrettante Coppe UEFA/Europa League e Coppe Intercontinentali, una Supercoppa europea. Era malato da tre anni e le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi giorni. "Il nostro coach è molto emozionato, è per questo che sono qui a parlare", è la chiosa di Ibra che poi parla dell'incontro e dell'appuntamento di martedì sera che è cruciale per la stagione dei rossoneri: c'è il ritorno dei playoff di Champions con il Feyenoord.
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Ibrahimovic e l'impatto di Gimenez e Joao Felix
"Mi aspettavo questo impatto. I palloni arrivano in area con questa squadra, devi essere pronto a fare gol". È così che Ibra parla (e coccola) Santiago Gimenez autore del gol vittoria contro il Verona: a San Siro l'ha buttata dentro per la prima volta in Serie A. Il Milan cercava i suoi gol e un attaccante che in area sapesse stare alla sua maniera, sembra averlo finalmente trovato. Quanto a Joao Felix, la fiducia che il tecnico gli sta dando è ripagata: "Conceiçao lo sta facendo giocare tanto. Lui vuole sempre il pallone, crea occasione, poteva segnare anche oggi. Se sta bene deve giocare".
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La riflessione da studio sul turnover adottato da Conceiçao offre a Ibra l'opportunità di fare luce anche su questo tipo di scelte. "Più giocatori hai e più alternative hai – ha aggiunto lo svedese -. Siamo una delle squadre che sta giocando di più è normale che il mister debba far girare i giocatori".
Tra questi c'è Leao, che da subentrato è stato devastante. "Lui sarà sempre il riferimento di questa squadra. È entrato e ha fatto la differenza con un assist. È quello che vogliamo da lui, entrare e risolvere le partite. Poi noi siamo il Milan, non può esserci un solo giocatore che fa la differenza".