Ibrahimovic al Milan, Boban: “Lui è unico, vediamo”
Dopo aver partecipato ai festeggiamenti per i 120 anni del Milan, Zvonimir Boban ha affrontato ai microfoni della Rai i temi più caldi in casa rossonera. Lo Chief football officer del club milanese non ha potuto non parlare ancora una volta di Ibrahimovic, lasciando aperto qualche spiraglio al suo possibile arrivo nonostante il pessimismo delle ultime ore. "Zorro" che spera di trovare presto anche l'accordo per il rinnovo di Donnarumma, ha detto la sua anche sul percorso di crescita del Milan, e sulla soddisfazione per il lavoro di Pioli.
Boban e le dichiarazioni sul ritorno di Ibrahimovic al Milan
"Più passa il tempo e più Ibra si allontana". Così Maldini e Boban nella giornata di ieri hanno evidenziato all'unisono le difficoltà legate all'operazione per il ritorno dello svedese, che non sembra disposto a fare passi indietro sulle sue pretese economiche. Ai microfoni di Radio Anch'io Sport, il dirigente croato ha comunque tenuto vive le speranze dei tifosi rossoneri: "Alternative a Ibra? Ibra può darti tanto nel breve termine ed è per questo unico. Vediamo, perché Ibra è un'altra cosa rispetto a tutti gli altri, anche se non ha più 28 anni. E' un giocatore di estremo carattere e personalità, può dare la sterzata a tutto l'ambiente". A proposito di mercato una battuta perentoria anche sul possibile rinnovo di Donnarumma: "Speriamo di trovare un accordo".
Quando tornerà grande il Milan
Chiuso il capitolo mercato, Boban ha parlato anche del presente rossonero. La squadra avrà bisogno di tempo per tornare sui livelli altissimi del passato: "Purtroppo, per vedere quel Milan lì ci vuole tanto tempo, non poco. Ovviamente bisogna bruciare le tappe. Bisogna fare in modo di essere una squadra competitiva. È molto difficile dire quando e come. Bisogna spendere tanti, tanti soldi per arrivare a quel livello. Vent'anni straordinari del Milan berlusconiano, ma è giusto sognare e avere un'idea di grande Milan. Dopo il Real Madrid, è la società più vincente della storia del calcio. Cercare di capire dove siamo e bisogna andare passo dopo passo, migliorando. Il Milan ha sempre un fascino forte su tanti, tanti giocatori. Ovviamente, poi ci sono anche altre realtà in questo momento più importanti e molto più attraenti".
Boban sul nuovo Milan di Stefano Pioli
Con Pioli la squadra è tornata viva, anche se i risultati continuano ad essere altalenanti. Dopo la doppia vittoria con Parma e Bologna, i rossoneri sono stati infatti bloccati a San Siro dal Sassuolo: "C'è una completa sintonia tra i giocatori, gli allenatori e i dirigenti. Ha capitato tante cose anche in fretta, veramente siamo contenti del suo lavoro. Credo che si veda. È arrivato in un momento molto delicato. Il pari con il Sassuolo? Peccato, ci aspettavamo una risultato migliore, una vittoria e la festa avrebbe avuto certamente un altro sapore però questo è il calcio, lo sappiamo. Il Milan ha fatto bene però devi fare benissimo in Italia per vincere, è dura per tutti".
Il flop di Rebic e la difesa di Boban
Una battuta anche sul connazionale Ante Rebic, rivelatosi finora un oggetto misterioso per il Milan: "E' un giocatore molto potente e molto veloce. Il cambio dal calcio tedesco a quello italiano è anche grande. Si è fatto male anche pesantemente con il Napoli dopo due minuti ed eroicamente è rimasto in campo. Si allena seriamente. Tanti giocano 3-5-2 in Italia, a stringere, quindi lo spazio è ovviamente ridotto, ma ha grande carattere e speriamo che trovi spazio e che ci dia una mano importante".
Boban sull'Inter da scudetto e su Ancelotti
In chiusura una considerazione sui cugini dell'Inter e sull'amico Ancelotti, che vive un momento di difficoltà dopo l'esonero al Napoli: "E' importante che qualcuno lotti con la Juventus, dispiace che non siamo noi. Per tutto quello che rappresentano la società nerazzurra e Conte come allenatore… Stanno lavorando, stanno facendo benissimo. Finalmente la Juve ha un concorrente, speriamo di essere presto noi là. Ancelotti? Carlo è sempre di casa e questa sarà sempre la sua casa. Detto ciò, accostare il suo nome al Milan lo trovo inappropriato".