I tifosi insultano Livaja nel ritiro della Croazia: lui li affronta, serve Perisic per calmarlo
La Croazia ha chiuso l'ultimo Mondiale con un incredibile terzo posto, un altro risultato positivo dopo la finale giocata quattro anni fa contro la Francia. Il commissario tecnico Zlatko Dalic ha saputo sfruttare bene la generazione dorata, ma al primo ritiro dopo la Coppa del Mondo l'atmosfera sembra già essere cambiata.
I croati sono attesi dalle semifinali delle Final Four della Nations League dove incontreranno l'Olanda, una competizione alla quale partecipa anche l'Italia che invece è stata sorteggiata con la Spagna. L'impegno è importante, soprattutto perché in palio c'è un trofeo: la nazionale si è radunata qualche giorno fa ma sono già sorti diversi problemi, con Marko Livaja che è stato costretto a lasciare il ritiro.
L'ex nerazzurro ha partecipato al Mondiale in Qatar con buoni risultati ed è stato convocato anche per le prossime partite assieme a tuto lo zoccolo duro della squadra. Nel corso del primo allenamento è stato preso di mira da alcuni tifosi del Rijeka che lo hanno insultato con frasi volgari e violente: nel video del litigio si vedono chiaramente i croati accaniti contro l'attaccante che, dal canto suo, non resta fermo dopo gli insulti rivolti a lui e alla madre.
Livaja si è aggrappato alla balaustra che separa le tribune dal campo per rispondere agli insulti faccia a faccia affrontando i suoi rivali. Il giocatore infatti milita nell'Hajduk Spalato, grande rivale del club della città di Rijeka che ospitava il ritiro della Croazia. Per calmare le acque è servito l'intervento della polizia e degli addetti alla sicurezza che hanno scongiurato il peggio.
L'attaccante è stato portato via dai compagni di Nazionale Perisic e Kovacic, anche loro ex Inter. La squadra ha poi ripreso ad allenarsi come se nulla fosse successo, ma il litigio ha avuto alcuni strascichi sulla squadra. Livaja infatti è ritornato a casa e non giocherà la Nations League, anche se non ha chiuso definitivamente le porte alla sua nazionale.
"Sento di non essere pronto a dare il massimo alla Nazionale e che restando sarei solo un intralcio per la squadra che merita tranquillità durante la preparazione questa importante competizione", ha scritto in una nota ufficiale in cui annuncia il suo ritorno a casa. Anche Dalic ha sottolineato "il comportamento inaccettabile di alcune persone" che ha costretto Livaja a fare marcia indietro.