I tifosi gli lanciano di tutto, Robertson la prende con filosofia: “Così smetteranno di fumare”
Con la vittoria per 3 a 1 a Lisbona contro il Benfica, il Liverpool di Jurgen Klopp mette una seria ipoteca sul passaggio del turno e l'approdo alle semifinali di Champions League. La vittoria netta degli ospiti però ha generato sugli spalti dello "estadio Da Luz" dei malumori che sono sfociati in vera e propria violenza, seppur a distanza, verso i calciatori del Liverpool. I "reds" sono stati infatti bersagliati spesso non solo dalle urla, ma anche dal lancio di oggetti da parte dei tifosi lusitani. Tanto da incutere preoccupazione agli stessi calciatori ogni volta che si avvicinavano alla bandierina del calcio d'angolo per battere un corner.
Le "denunce" dei giocatori presi di mira, nel vero senso della parola, non sono tardate ad arrivare nell'immediato post partita. Ai microfoni di "Bt sport", infatti, si sono presentati Sadio Mané ed Andy Robertson, proprio uno dei calciatori che, durante i minuti di recupero, ha visto cadere accanto a sé numerose aste di bandiere e altri oggetti. "Mi hanno lanciato un bel po’ di accendini – ha detto il terzino dei Reds commentando l'atteggiamento dei tifosi del Benfica – Comprendo la frustrazione, ma è sbagliato lanciare cose in campo perché c’è il rischio di ferire qualcuno. Quando andavo a battere un calcio d’angolo cercavo di andare via il prima possibile".
"Abbiamo visto molte persone che cercavano di colpirmi – ha concluso Robertson – erano tutti abbastanza vicini a me ma fortunatamente nessuno di loro mi ha centrato". Ecco allora una battuta per provare a voltare pagina: "Chissà se almeno questo li aiuterà a smettere di fumare, cerchiamo di prendere gli aspetti positivi!". L'altro bersaglio dei tifosi è stato Luis Diaz, autore della doppietta che ha trascinato il Liverpool verso la vittoria. Proprio durante l'esultanza del secondo gol si vedono chiaramente gli oggetti scagliati dagli spalti. Un comportamento che sicuramente ha rovinato una grande serata di sport e che stride come le unghie sul vetro, nel palcoscenico europeo più rilevante nel mondo del calcio.