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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

I tifosi della Juve tormentano De Ligt per le chat mostrate in Procura: “Sbirro, come canti”

Dopo Mattia De Sciglio anche Matthijs de Ligt è finito nel mirino dei sostenitori bianconeri. Il motivo? Non hanno perdonato loro di essere gli unici giocatori ad aver fornito agli inquirenti i messaggi contenuti nella chat di squadra e messi agli atti quali prove delle “manovre stipendi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Matthijs de Ligt, ex Juventus, nel mirino dei tifosi bianconeri per le rivelazioni fatte ai magistrati della procura di Torino.
Matthijs de Ligt, ex Juventus, nel mirino dei tifosi bianconeri per le rivelazioni fatte ai magistrati della procura di Torino.
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"Pagliaccio". "Infame". "Sbirro di m***a". "Speriamo che ti spacchi il crociato". "Vergogna… tu e De Sciglio!". A Matthijs de Ligt probabilmente fischieranno le orecchie per i tanti pensieri che i tifosi della Juventus gli stanno dedicando. Hanno invaso il suo profilo Instagram per offenderlo, insultarlo, consumare vendetta social e sfogare rabbia per la collaborazione che il difensore ha offerto ai magistrati della Procura di Torino che indagano sulla gestione finanziaria.

Non hanno perdonato (né a lui né al terzino, attaccato pesantemente e bollato come "spia") di essere gli unici giocatori ad aver fornito agli inquirenti i messaggi contenuti nella chat di squadra su WhatsApp e finiti agli atti dell'inchiesta che ha scosso dalle fondamenta la società con le richieste di rinvio a giudizio, provocando le dimissioni del presidente, Andrea Agnelli, e dell'intero Consiglio d'Amministrazione.

L'oggetto di quelle comunicazioni faceva riferimento alla cosiddetta duplice "manovra stipendi" relativa al biennio 2019-2021, al tentativo da parte della Juventus di dilazionare pagamento e impatto a bilancio dell'esborso anche a causa del riflesso negativo della pandemia sugli introiti. Ai giocatori venne proposto un piccolo sacrificio ma con la garanzia che la corresponsione degli ingaggi sarebbe stata onorata, sia pure spalmata in un periodo di tempo più lungo.

Alcuni degli insulti e delle pesanti offese rivolte al difensore olandese dai sostenitori bianconeri.
Alcuni degli insulti e delle pesanti offese rivolte al difensore olandese dai sostenitori bianconeri.

La trattativa si svolse con due modalità e in due momenti differenti: la prima volta si raggiunse una sorta di accordo collettivo nel quale a fare da mediatore fu Giorgio Chiellini (suo il messaggio nel quale spiegava ai compagni di squadra quali sarebbero stati tutti i passaggi). L'ex capitano fece da tramite tra i vertici del club e la squadra che – come si evince anche dal resto delle intercettazioni – discute attraverso video-riunioni e trova un'intesa rinunciando solo a una mensilità delle quattro inizialmente previste; la seconda volta la discussione si svolse attraverso trattative individuali.

Gli screenshot di quella chat che De Sciglio e de Ligt hanno girato ai magistrati durante le audizioni hanno permesso ai titolari dell'inchiesta di ricostruire "l'opacità" di un certo modus operandi. Una strategia che, contestualmente alle operazioni generate dalle plusvalenze sospette e dai rapporti con altre società, servisse a quadrare i conti camuffando gli ammanchi e che – secondo la tesi della Procura – è da perseguire per ipotesi di reato molto gravi quali falso in bilancio, false comunicazioni sociali, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza (la Juve è quotata in Borsa), manipolazione del mercato, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

Le schermate dei messaggi nella chat di squadra su WhatAapp girati ai magistrati da De Sciglio e de Ligt.
Le schermate dei messaggi nella chat di squadra su WhatAapp girati ai magistrati da De Sciglio e de Ligt.

L'azione della Procura ruota intorno a un filone preciso, messo assieme pezzo dopo pezzo sia grazie alle intercettazioni sia all'intreccio dei riscontri con le prove documentali sequestrate oltre alle stesse dichiarazioni rese dai protagonisti inseriti a vario titolo nelle indagini: la palese differenza tra i risultati economici che andavano contabilizzati e quelli effettivamente messi a bilancio al 30 giugno nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021.

Matthijs de Ligt ha lasciato i bianconeri nella scorsa estate per approdare al Bayern Monaco dopo tre stagioni in Serie A scandite da alti e bassi, dalla difficoltà di calarsi subito nella nuova realtà tattica di squadra e di campionato. Le confessioni fatte al tecnico dei bavaresi, Nagelsmann, avevano sollevato un polverone nei suoi confronti ma erano null'altro che il riverbero di un malessere da parte del calciatore.

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Certe considerazioni sull'intensità degli allenamenti svolti, e la palese disparità tra quelli in bianconero e a Monaco di Baviera, gli avevano attirato critiche. E dal ritiro della nazionale olandese aveva rimarcato il concetto sia spianando la strada alla cessione sia facendo leva su un altro aspetto: parlò di scelte in base a "un progetto sportivo che è meglio per me" e due quarti posti di fila raccolti in bianconero che "non bastano".

Ai Mondiali in Qatar la sua Olanda affronta l'Argentina nei quarti di finale. Finora de Ligt ha recitato il ruolo di comparsa nella selezione di Louis van Gaal: è partito titolare contro il Senegal, nella prima gara della fase a gironi; è rimasto fuori con Ecuador e Qatar; è stato inserito appena per un minuto nella sfida degli ottavi contro gli Stati Uniti. Per i tifosi della Juve è appiglio sufficiente da scagliarsi contro anche un'altra invettiva: "infame panchinaro, grassi e mangia crauti".

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