I tifosi del Chelsea l’hanno preso di mira, Koulibaly replica secco: “Vedrete anche voi chi sono”
Solamente qualche settimana Kalidou Koulibaly fa era stato al centro di feroci polemiche per una pessima prestazione contro il Manchester City che aveva certificato la crisi del Chelsea e soprattutto l'involuzione disarmante dell'ex centrale del Napoli che a Londra non è apparso in grado di giocare ad alti livelli. Tanto da essere definito il peggior difensore di sempre, fagocitato nel polverone della stagione anonima dei Blues che rischiano di concludere l'anno fuori da tutto, ridimensionandosi a un semplice giocatore che non sa più fare la differenza.
Critiche doverose, arrivate per le prestazioni personali fin qui mostrate nelle 16 presenze fin qui ottenute con la maglia del Chelsea in Premier dove i londinesi veleggiano lontanissimi dalle zone alte della classifica. E critiche piovute anche per la gestione generale di una squadra che non sa più vincere: l'ultimo successo risale contro il Crystal Palace il 15 gennaio, unico da 12 gare a questa parte, dove Koulibaly ha spesso giocato tanto e da titolare. Fino a prendersi gli strali di una tifoseria che pretendeva da "K2" molto di più di quanto fin qui fatto.
Prelevato a peso d'oro in estate dal Napoli per quasi 40 milioni di euro, il centrale 31enne sembrava poter diventare il nuovo punto di riferimento arretrato della difesa londinese tra le più interessanti sulla carta con Tiago Silva, Marc Cucurella, Azpilicueta, Chilbell e Chalobah a completare un reparto di tutto rispetto. Poi, gli infortuni del brasiliano e dello spagnolo hanno complicato i piani, insieme a un riferimento insufficiente generale al quale Koulibaly non si è sottratto. Da qui, le critiche non lo hanno risparmiato e alle quali ha voluto rispondere dalle pagine del The Sun, in un primo bilancio londinese: "La mia stagione non la reputo per nulla difficile" ha spiegato il nazionale senegalese. "Ero più che consapevole che non sarebbe stato facile una volta qui e che avrei avuto bisogno di tempo per adattarmi. Non per nulla il mio contratto è di tre anni".
Dunque, tutto sotto controllo, anche se i risultati latitano, i tifosi sono esasperati e il rischio è di ritrovarsi a fine stagione con nulla in mano: "Sono tranquillo, siamo una buona squadra e io ho tutto il tempo di dimostrare anche qui il mio valore ai tifosi. Anche perché abbiamo un ottimo allenatore, Potter, grande comunicatore con i giocatori. Non gli importa se sei stato pagato 20 o 100 milioni, tratta tutti con il massimo rispetto". Parole che però cozzano anche con le ultime prestazioni post mercato di gennaio, laddove il Chelsea ha investito oltre 300 milioni di euro. "Tutti hanno bisogno di tempo per adattarsi" chiude corto Koulibaly. "Anche i migliori, come Felix che è conosciuto per le sue qualità in tutto il mondo, o Mudryk criticato ma in grado di fare la differenza. Ma ci vuole tempo, nessuno sfugge alla regola del periodo di adattamento".